Corriere dello Sport

Il Covid-19 non ferma la Champions

Altri 6.324 casi, i morti salgono a 12.702 Setien ha solo 13 giocatori a disposizio­ne

- di Andrea Ramazzotti

Barcellona-Napoli si giocherà in Catalogna e City-Real Madrid a Manchester. A 10 giorni dagli ottavi di ritorno di Champions League l’indicazion­e che arriva da Nyon non lascia dubbi.

disputare, il prossimo 8 agosto, il ritorno degli ottavi di Champions tra Barça e Napoli.

NUOVE BLAUGRANE. Nel frattempo, lasciata alle spalle la settimana di vacanza, il Barcellona è riapparso nella cittadella sportiva di Sant Joan Despí con mille interrogat­ivi e con il nuovo caso Arthur Melo, che non si è presentato ai test per il Covid-19 di lunedì scorso e che avrebbe già annunciato al club di non aver alcuna intenzione di rientrare dal Brasile per partecipar­e alla Champions con i blaugrana. Alla questione starebbero già lavorando i legali della società, mentre gli agenti del giocatore spingono per una risoluzion­e del contratto in tempi rapidi. Si prospetta un finale in tribunale.

AI MINIMI TERMINI. Dato per perso, in realtà, già da qualche tempo Arthur, Setién si sta ora scervellan­do su quale formazione mettere in campo contro il Napoli. Si dovesse giocare oggi, infatti, il successore di Valverde potrebbe contare su appena 13 elementi della rosa della prima squadra, tra cui i due portieri Ter Stegen e Neto. Tra i centrali, l’unico disponibil­e è Piqué, visto che il ginocchio di Umtiti non dà segni di migliorame­nto e si è rotto pure Ronald Araujo. La speranza di Setién è recuperare almeno Lenglet, che ha lavorato a parte insieme all’altro convalesce­nte Griezmann. Anche a centrocamp­o, scelte obbligate. Squalifica­ti Busquets e Vidal, toccherà a Rakitic, de Jong e Sergi Roberto, con l’unica alternativ­a del giovane Riqui Puig. Sempre più difficile, infine, il recupero del lungodegen­te Dembelé.

Arthur spinge per la risoluzion­e del contratto, probabile un finale in tribunale

Ben 6.324 casi nuovi di Covid-19, in Catalogna, negli ultimi sette giorni, che portano la cifra complessiv­a a sfiorare quota 80mila dall’inizio dell’emergenza. 12.702 i morti, mentre le persone ricoverate in questo momento nei reparti di terapia intensiva sono 88, 11 dei quali considerat­i critici. Quadro tutt’altro che rasserenan­te quello offerto dal Departamen­t de Salut del Govern, che per la città di Barcellona ha stabilito la chiusura di palestre e locali notturni e che continua a invitare caldamente la popolazion­e a limitare al massimo le uscite di casa. Ed in effetti, strade così deserte, nel capoluogo catalano, non si vedevano da tempo, come desolatame­nte vuoto è l'aeroporto del Prat, dove si può tastare con mano la raccomanda­zione di Regno Unito, Francia, Belgio, Olanda e Norvegia, tra gli altri, di non viaggiare nella Comunità Autonoma. E da quel che si vede, a poco servono gli appelli della portavoce della Generalita­t, Meritxell Budò: «È possibile trascorrer­e le vacanze in Catalogna in totale tranquilli­tà. In tutti gli stabilimen­ti ci si attiene strettamen­te a tutte le norme di sicurezza». Sarà, ma dall’inizio della pandemia sono già sfumati 223mila posti di lavoro, soprattutt­o legati a turismo e ristorazio­ne, e molti negozi del centro minacciano di abbassare definitiva­mente le serrande. Situazione che, da queste parti, spinge anche a farsi parecchie domande sull’opportunit­à di

 ??  ?? Arthur, 23 anni, neo juventino, non si è presentato ai test per il Covid-19 Sopra, una veduta del Camp Nou
Arthur, 23 anni, neo juventino, non si è presentato ai test per il Covid-19 Sopra, una veduta del Camp Nou
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