Corriere dello Sport

Jakobsen resta grave ma stabile

- Di Giorgio Coluccia

La situazione resta grave, ma le condizioni di Fabio Jakobsen sono stabili. Oggi dovrebbero arrivare importanti novità sullo stato di salute del ventitreen­ne corridore olandese, visto che i medici inizierann­o le operazioni di risveglio dal coma farmacolog­ico e verificher­anno la sua reazione.

CINQUE ORE.

La spaventosa caduta, avvenuta in volata durante la prima tappa del Giro di Polonia, ha richiesto un intervento chirurgico alle ossa del volto durato cinque ore, anche se non è stato necessario intervenir­e a livello cerebrale e spinale. «Abbiamo eseguito una Tac, non ci sono danni al cervello e agli occhi - ha affermato Pawel Gruenpeter, vicedirett­ore dell'ospedale Sosnowiec - mentre le lesioni al viso hanno richiesto un intervento complicato».

DYLAN.

Ieri per la prima volta è intervenut­o sulla vicenda Dylan Groenewege­n, che allo sprint ha deviato verso le transenne il malcapitat­o collega della Deceuninck-Quick Step e a sua volta ha rimediato la frattura della clavicola. «Odio quello che è successo ha scritto sui social - non riesco a trovare le parole per descrivere quanto mi dispiace per Fabio e gli altri corridori coinvolti. Al momento, la salute di Fabio è la cosa più importante. Penso a lui costanteme­nte».

Oltre ai due ciclisti olandesi, sono finiti in ospedale anche Prades (frattura di una vertebra cervicale), Sarreau (spalla lussata) e Touzé (tripla frattura al dito indice). Ieri il Giro di Polonia è ripartito: allo sprint ha vinto il campione del mondo Pedersen, beffando Ackermann e l’italiano Davide Ballerini. Sempre in chiave corse da registrare la battaglia per scalatori puri alla Mont Ventoux Denivele Challenge, dove si è imposto Alexander Vlasov (precedendo di 18″ Richie Porte) e si è fatto valere Fabio Aru, arrivato quinto al traguardo con 1’38’’ di ritardo.

POZZATO: «IN VENETO GLI ITALIANI DARANNO IL LORO MEGLIO»

VENEZIA - (a.m./ass) Se i campionati italiani di ciclismo si svolgono in Veneto (da 21 al 23 agosto), il merito è soprattutt­o suo, di Pippo Pozzato. «Anche questo è un segnale di ripartenza, che ha sensibiliz­zato tutti» spiega alla presentazi­one. Viviani, Formolo, Nibali e Bettiol : i protagonis­ti non mancherann­o. «Loro trovano nel percorso italiano il palcosceni­co ideale per poter esprimere al meglio il loro talento», osserva ancora Pozzato.

L’operazione alle ossa del volto è durata 5 ore: nessun danno al cervello

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ANSA In alto a sinistra la bici di Jakobsen che vola letteralme­nte via

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