Cagnotto mamma-bis «Ho deciso: mi ritiro»
LASCIA UN SIMBOLO DELLO SPORT ITALIANO «C’è una nuova vita dentro di me Grazie a tutti, non ho più l’energia per dedicarmi al sogno olimpico»
Ritiro bis. Questa volta definitivo. Tania Cagnotto annuncia via social che la rincorsa verso Tokyo 2021 si ferma qui. Per un motivo soprattutto, ancora una volta bellissimo: «Il destino ha voluto regalarmi una nuova vita dentro di me...». Ritiro bis quindi e soprattutto mamma bis: la piccola Maya - stella dei social in compagnia di Tania tra una capriola e l’altra - avrà un fratellino o una sorellina. Dettagli.
DOPO RIO. Il primo addio era arrivato subito dopo le medaglie olimpiche di Rio 2016, inseguite per una vita: già a quel punto Tania aveva detto basta anche per il desiderio di mettere su famiglia. Arrivata la piccola Maya, è arrivato anche il pressing dell’amica-compagna di tanti successi: Francesca Dallapè, che l’ha convinta a tornare sul trampolino per cercare la qualificazione per Tokyo 2020 e ora 2021. Le mamme volanti ci hanno provato, scontrandosi con le nuove generazioni: la prima sfida di Coppa Tokyo, pre Coronavirus, infatti l’avevano vinta Bertocchi e Pellacani ma la speranza c’era. Almeno fino a ieri.
LA SCELTA. «Vi avevo detto che verso settembre avrei deciso se continuare o meno la mia strada verso Tokyo - ha spiegato Tania su Instagram - è stata una scelta davvero difficile... Ebbene sì, questa volta ho scelto la vita, la famiglia e poco dopo il destino ha voluto regalarmi una nuova vita dentro di me, già felice per la mia scelta. So che molti di voi volevano vedermi ancora una volta sul trampolino e mi spiace di avervi deluso ma in questo lockdown, come sarà successo a tanti altri, ho avuto tempo di riflettere e capire cosa fosse più importante per me. Non avevo più quella forza di volontà (che per 20 anni mi ha guidato) di impegnarmi e sacrificarmi nel modo in cui un’Olimpiade richiede».
IL FUTURO. «Ho sempre onorato tutte le Olimpiadi e non potevo non farlo anche questa volta», aggiunge ancora la bolzanina. Poi un ringraziamento alla storica compagna di sincro Francesca Dallapé, con la quale ha conquistato la medaglia d’argento a Rio 2016: «Grazie Francesca per avermi convinta ad affrontare questa sfida pazzesca e di avermi fatto tornare a sognare qualcosa in grande come l’Olimpiade da mamme. E ancora una volta grazie a tutti voi, che avete ricreduto in me, voi che mi avete dato la forza di rimettere in moto la macchina, voi che mi avete sempre sostenuto con messaggi di stima e affetto. Vi prometto che vi renderò ancora partecipi della mia vita e comunque questo è solo un arrivederci al mondo dei tuffi perché credo di poter dare ancora qualcosa in un’altra veste...(E poi a Maya servirà un allenatrice)». Il futuro quindi sembra già scritto e quella che è una famiglia di tuffatori potrebbe diventare una vera e propria dinastia: papà Giorgio (già nonno e presto nonno bis...) l’apripista prima con le medaglie olimpiche e poi da allenatore anche della figlia, stesso percorso che potrebbe intraprendere la stessa Tania con i suoi figli.
Si vedrà. Di sicuro il cammino sportivo di un’icona del nostro sport finisce qui: cinque partecipazioni alle Olimpiadi, due medaglie, otto partecipazioni ai Mondiali (con lo storico oro di Gwangju 2019), titoli europei a palate. Si ritira un mito.