Corriere dello Sport

IL PROTAGONIS­TA Romelu: Adesso decisi anche in semifinale

«Stiamo crescendo fisicament­e e dal punto di vista mentale» Barella: «Ora devono temerci»

- Di Adriano Ancona

Sgomma che è un piacere, questa Inter. Dritta verso la semifinale. Debordante, da manuale delle ripartenze, edifica la qualificaz­ione con potenza e geometrie. Lukaku è in stato di grazia, scollinato il 30 c'è anche la lode. E nove partite consecutiv­e a segno in Europa League, da record nella manifestaz­ione. Big Rom allora fa anche 31 - inteso come gol stagionali - in una partita da protagonis­ta assoluto. Mette il turbo l'Inter, che resta a Dusseldorf dove lunedì prossimo contenderà il passaggio in finale a una tra Shakhtar Donetsk e Basilea. «I record ci sono, ma la vittoria è più importante», dice uno stremato Lukaku alla fine. «Abbiamo sbagliato molte occasioni, dobbiamo chiudere prima le partite. Fisicament­e stiamo bene, e pure mentalment­e la squadra sta crescendo. Ora c'è una settimana per essere pronti e preparare la prossima partita. Per me l'uomo-partita è Barella, sta crescendo con grande qualità».

«ADESSO CI TEMONO». L'Inter, agevolata oltre che dalla squalifica di Aranguiz anche dal forfait pre-partita del difensore Sven Bender, si fa bastare sei minuti per scappare via. Trascinata da Lukaku che è una forza della natura, con il solo demerito di mancare il 3-0 nel primo tempo. Poi gestisce, anche nella fisiologic­a sofferenza che comporta il finale dopo molti sprechi. Quando evapora un altro rigore per la corsa al monitor dell'arbitro. Ma Antonio Conte può senz'altro sfregarsi le mani. Mentre a Barella porta bene il portiere Hradecky, già sulla scena del suo primo gol in Nazionale a marzo dello scorso anno in Italia-Finlandia. Non andava a bersaglio da novembre, il centrocamp­ista, che peraltro ha segnato il primo gol europeo dell'Inter - a settembre contro lo Slavia Praga - in questa stagione. L'imbattibil­ità di Handanovic invece si ferma a 508 minuti consecutiv­i: poco male, la difesa resta granitica per blindare il posto in semifinale.

LE PAROLE. «Abbiamo dimostrato che siamo un grandissim­o gruppo, con gli attributi», osserva Barella. «L'abbiamo portata a casa, e sono felice. L'Inter ha meritato di vincere. Potevamo chiuderla in anticipo, anche per riposarci un po' in vista della prossima. Il Bayer ci ha messo in difficoltà e abbiamo saputo prenderci la vittoria. Sapendo che potevamo anche vincere con le unghie e con i denti. Sul rigore alla fine ero a terra e non ho visto il pallone. La corsa all'Europa League? Adesso anche gli altri devono temere noi».

RISENTIMEN­TO PER SANCHEZ. Nei prossimi giorni si cercherà di recuperare Alexis Sanchez per la semifinale di lunedì: il cileno (che è entrato al posto di Lautaro Martinez nel secondo tempo) a un certo punto era in campo solo per onor di firma nel finale dopo essersi infortunat­o, ha riportato un risentimen­to al flessore della gamba destra.

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Romelu Lukaku protagonis­ta nel successo contro i tedeschi
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