IL PROTAGONISTA Romelu: Adesso decisi anche in semifinale
«Stiamo crescendo fisicamente e dal punto di vista mentale» Barella: «Ora devono temerci»
Sgomma che è un piacere, questa Inter. Dritta verso la semifinale. Debordante, da manuale delle ripartenze, edifica la qualificazione con potenza e geometrie. Lukaku è in stato di grazia, scollinato il 30 c'è anche la lode. E nove partite consecutive a segno in Europa League, da record nella manifestazione. Big Rom allora fa anche 31 - inteso come gol stagionali - in una partita da protagonista assoluto. Mette il turbo l'Inter, che resta a Dusseldorf dove lunedì prossimo contenderà il passaggio in finale a una tra Shakhtar Donetsk e Basilea. «I record ci sono, ma la vittoria è più importante», dice uno stremato Lukaku alla fine. «Abbiamo sbagliato molte occasioni, dobbiamo chiudere prima le partite. Fisicamente stiamo bene, e pure mentalmente la squadra sta crescendo. Ora c'è una settimana per essere pronti e preparare la prossima partita. Per me l'uomo-partita è Barella, sta crescendo con grande qualità».
«ADESSO CI TEMONO». L'Inter, agevolata oltre che dalla squalifica di Aranguiz anche dal forfait pre-partita del difensore Sven Bender, si fa bastare sei minuti per scappare via. Trascinata da Lukaku che è una forza della natura, con il solo demerito di mancare il 3-0 nel primo tempo. Poi gestisce, anche nella fisiologica sofferenza che comporta il finale dopo molti sprechi. Quando evapora un altro rigore per la corsa al monitor dell'arbitro. Ma Antonio Conte può senz'altro sfregarsi le mani. Mentre a Barella porta bene il portiere Hradecky, già sulla scena del suo primo gol in Nazionale a marzo dello scorso anno in Italia-Finlandia. Non andava a bersaglio da novembre, il centrocampista, che peraltro ha segnato il primo gol europeo dell'Inter - a settembre contro lo Slavia Praga - in questa stagione. L'imbattibilità di Handanovic invece si ferma a 508 minuti consecutivi: poco male, la difesa resta granitica per blindare il posto in semifinale.
LE PAROLE. «Abbiamo dimostrato che siamo un grandissimo gruppo, con gli attributi», osserva Barella. «L'abbiamo portata a casa, e sono felice. L'Inter ha meritato di vincere. Potevamo chiuderla in anticipo, anche per riposarci un po' in vista della prossima. Il Bayer ci ha messo in difficoltà e abbiamo saputo prenderci la vittoria. Sapendo che potevamo anche vincere con le unghie e con i denti. Sul rigore alla fine ero a terra e non ho visto il pallone. La corsa all'Europa League? Adesso anche gli altri devono temere noi».
RISENTIMENTO PER SANCHEZ. Nei prossimi giorni si cercherà di recuperare Alexis Sanchez per la semifinale di lunedì: il cileno (che è entrato al posto di Lautaro Martinez nel secondo tempo) a un certo punto era in campo solo per onor di firma nel finale dopo essersi infortunato, ha riportato un risentimento al flessore della gamba destra.