Medel punto centrale della difesa: è l’idea che stuzzica Mihajlovic
IL CILENO HA DIMOSTRATO DI DARE GARANZIE Ha chiuso la stagione con una gara impeccabile come difensore, imponendosi anche nel gioco aereo
Senza nulla togliere sia a Danilo Larangeira che a Mattia Bani, che quantomeno sono stati quasi sempre costruttivi, nell’ultima partita di campionato Bologna ha potuto finalmente vedere all’opera un difensore dominante, come mai aveva visto fino a quel momento. Sì, perché Gary Medel ha reso complicato sia di testa che di piede ogni pallone che arrivava dalle parti di Simone Zaza, che ha fatto gol, certo, ma va detto che in quel momento lo stava marcando Stefano Denswil (e stendiamo un velo, perché in serie A non leggere quella situazione di gioco è estremamente grave, non è da difensore vero tanto per intenderci). Non solo: con la sua grande rapidità Medel ha allontanato più di un pericolo, poi ha evidenziato anche quanto sia importante costruire gioco dal basso. Insomma, dopo gli errori individuali che per un campionato intero (ma anche negli anni passati, a dire la verità) siamo stati costretti a raccontare, e poi in fondo se il Bologna ha preso gol in questo campionato per 33 partite di fila un motivo ci sarà, non vi nascondiamo che abbiamo goduto guardando come difendeva Medel. Che in quel ruolo ha giocato e vinto addirittura per due volte la Coppa America. Come dire: nel calcio niente è dovuto al caso, ci sono le categorie, quelli che sono bravi e quelli che non lo sono, appunto.
NON UN ALTRO... DENSWIL. Cosa succederebbe nel caso in cui Sinisa Mihajlovic chiedesse a Medel se fosse disposto a giocare da difensore centrale? State sicuri che il cileno farebbe almeno dieci giri di campo dalla gioia, divertendosi come un matto a giocare dietro. Forse in questo momento ancora di più che a correre e a rincorrere gli avversari in mezzo al campo. E pare che questo suo pensiero lo abbia espresso direttamente anche a Sinisa, che gli avrebbe risposto di aver bisogno ancora di lui come centrocampista. Anche se... sì, anche se in caso di necessità figuratevi se Mihajlovic non dovesse pensare di nuovo a Medel. Che all’atto pratico per certi versi può rappresentare il primo rinforzo per la difesa del Bologna di domani, ma che per altri almeno nei pensieri del tecnico serbo resta solo un’alternativa, considerato anche che Sinisa ha chiesto nuovamente sia a Sabatini che a Bigon un nuovo difensore di piede sinistro, con la speranza che non sia un altro... Denswil. Che di sicuro ha un buon piede e tutto sommato anche sufficienti dosi di qualità, ma a cui mancano tre particolari che in serie A devi obbligatoriamente avere addosso per non fare danni: l’attenzione, l’applicazione e la lettura del pericolo, «che devi sempre sapere annusare», tanto per usare una frase tanto cara a Rino Gattuso. Consentiteci di fare a questo punto una sottolineatura importante: Bani non ha il piede dell’olandese, questo è vero, ma è sempre molto attento e applicato, ed ecco perché quando è stato bene sul piano fisico Sinisa gli ha dato sempre una maglia da titolare. Che tra l’altro l’ex Chievo si è meritato alla grande, al di là dei 4 gol decisivi (tre vittorie e 1 pari) che ha anche segnato.
Il tecnico ha una valida alternativa, ma il ruolo principale resta quello di centrocampista