IL LECCE DI CORVINO RIPARTE AMBIZIOSO
Commosso e motivato, il direttore salentino torna a casa dopo 15 anni «Ho molte idee ed obiettivi chiari. Tutti da costruire. Liverani sarà un punto di partenza. Curerò il settore giovanile in prima persona»
Il ’Corvo’ è tornato a casa. Ben 15 anni dopo aver lasciato il Lecce per la Fiorentina dove è stato tredici anni, con l’intermezzo di due stagioni nel Bologna, a 70 anni, Pantaleo Corvino torna nella sua terra, il Salento, e nella squadra giallorossa, con la quale visse nove anni intensi e produttivi. I capelli, ieri brizzolati, ora sono bianchi, ma la mimica e la filosofia a cui si ispira sono gli stessi: parla a braccio rigirando tra le mani un foglietto sul quale ha scarabocchiato qualche appunto, ma che subito allontana per dialogare come in un club: «Sinceramente sono emozionato - dice non mi capita spesso, ma un’accoglienza così non me l’aspettavo. 45 anni di calcio mi hanno visto lavorare nella mia terra per 15, partendo dalla terza categoria. Poi, dopo la lunga esperienza nel Lecce, ho voluto mettermi in discussione ed ora che credo di essere il decano dei ds con 600 partite in serie A, dopo essere arrivato con la mia squadra alla Champion, ho deciso di fare una scelta di cuore tornando tra la mia gente, con un solo obbiettivo: al termine di questo ciclo triennale, contribuire a riportare il Lecce in serie A, dove lo avevo lasciato e come lo avevo lasciato, cioè con sette giocatori del vivaio promossi in prima squadra».
PIENI POTERI. Avrà pieni poteri su tutta l’area tecnica e lavorerà per obbiettivi, come ha sempre fatto: «Ho idee chiare sul percorso da seguire: io traccio scrupolosamente la rotta, poi chi deve percorrerla sa come e cosa fare, seguendola scrupolosamente». Quindi aggiunge: «Non vi aspettate rivoluzioni, non sono un… tagliateste, dove sono andato ho sempre prima fatto le verifiche sul campo, perché prima osservo ed analizzo e poi decido senza mai cedere agli impulsi».
NIENTE RIVOLUZIONI. Niente rivoluzioni, quindi. Liverani, già legato da due anni di contratto, sarà per il quarto anno consecutivo l’allenatore del Lecce. Peraltro Corvino lo conosce bene avendolo chiamato alla Fiorentina quando il tecnico romano giocava nella Lazio: «L’ho sentito al telefono - dice - e le mie valutazioni su di lui sono molto positive. Gliel’ho detto, ci siamo confrontati sui nostri rispettivi pregi e difetti, e su quelli della squadra, e sulle linee generali, ho ascoltato e ho preso atto di quello che mi ha detto.. Ora sta concludendo le vacanze, anche lui ha bisogno di tirare il fiato dopo un anno così intenso. Quanto prima avremo un confronto guardandoci negli occhi, come si fa fra persone che devono iniziare un percorso insieme. A me piace creare risorse non solo per la parte dei calciatori, ma anche aiutando a formare allenatori e dirigenti. Ci guarderemo negli occhi, com’è giusto che sia prima di partire per un percorso insieme. Con i mezzi che avremo, cercheremo di creare una macchina perfetta».
OBIETTIVI. Tra i punti principali per Corvino, quello della ricognizione del patrimonio tecnico della prima squadra, delle varie situazioni contrattuali e quindi delle strategie di mercato: "Purtroppo nove giocatori, molti di questi titolari erano in prestito”. Poi vi sono giocatori che potrebbero essere richiesti da squadre di serie A e su questo Corvino è esplicito: «Cerco sempre di tenere il meglio, ma non voglio calciatori che restino controvoglia perché uno deve sentire il calore ed il valore di una maglia». Infine il suo obbiettivo principale, il settore giovanile: «Seguirò a 360° gradi l’area tecnica della prima squadra e del settore giovanile. Io ho la vocazione per il settore giovanile che deve creare risorse tecniche per la prima squadra». Alla fine, il ‘Corvo’, spesso aspro nelle sincere espressioni, ammette: «Riparto dalla serie B per una scelta di cuore». Ma da oggi, per tutti, conterà prima la ferrea legge della ragione e poi quella del cuore.
«Io traccero la rotta Toccherà ad altri poi seguirla. Ma niente rivoluzioni»
«Ho la vocazione a costruire. Riparto dalla Serie B per una scelta di cuore»