«Spal tradita. Ma ci rialzeremo»
Ripartire di slancio, senza proclami ma con la voglia di fare tesoro della tanta esperienza accumulata nell’ultimo quinquennio. «Non dico che partiremo per vincere la B, ma di sicuro cercheremo di lottare per le prime posizioni e giocarci le nostre carte», spiega Walter Mattioli. Che assieme alla dirigenza spallina (presenti Simone Colombarini, il DG Andrea Gazzoli e il diesse Giorgio Zamuner) è tornato a parlare dopo un lungo silenzio e qualche delusione di troppo. «Il finale di stagione ci ha lasciati esterrefatti, l’ho considerato una sorta di tradimento. I risultati delle gare con Cagliari e Milan hanno demoralizzato l’ambiente, ma avevo chiesto ai giocatori di chiudere con dignità, ricevendo in cambio da loro una parola che sul campo non ha trovato alcun riscontro. Per questo l’ultima giornata ho preteso che non indossassero la maglia biancazzurra». Mattioli ne ha per tutti: «Di Biagio era partito bene, poi è stato molto deludente. L’addio di Vagnati può avere inciso, ma quando mi ha chiesto di andarsene non potevo tarpargli le ali. Soprattutto non volevo ripetere l’errore fatto l’estate scorsa con Semplici: non era più l’allenatore dei 5 anni precedenti, era diverso e ho capito che sarebbe andata a finire male. Non meritava di chiudere a Ferrara con un esonero. Faremo tesoro degli errori commessi».
MARINOELARIVOLUZIONE. Tra una decina di giorni sarà già tempo di pensare a come rimettere piede in A. Il ritiro pre-campionato si svolgerà a Ferrara dal 22 agosto (prima due giorni di test) e il nome dell’allenatore è pressoché scontato: «Pasquale Marino è un profilo che ci piace, ma è sotto contratto con l’Empoli e vorremmo fare le cose in modo corretto», evidenzia Zamuner. Che ipotizza una rosa da 22 giocatori, unitamente alla necessità di sfoltire un organico troppo numeroso: «Bonifazi, Valoti, Fares, Murgia e Berisha non vogliono scendere in B, Castro e Paloschi hanno contratti pesanti e per questo proveremo a cederli. Floccari dovrebbe proseguire un altro anno, con Strefezza
vorremmo rinnovare. I giocatori in scadenza (Felipe, Cionek, Sala, Zukanovic e Valdifiori) non resteranno, mentre Vicari, Tomovic, Salamon, Missiroli, D’Alessandro e Di Francesco hanno dato la loro disponibilità. Valuteremo col nuovo mister cosa fare con Dickmann, Esposito, Spaltro e Mazzocco, oltre a Tunjov, Cuellar e Horvath. Jankovic è difficile che resti, Viviani in B può essere una risorsa ma deve ritrovarsi». In entrata ci sono 5-6 colpi in canna, ma Zamuner prima penserà alle uscite. Mentre Colombarini rassicura tutti: «Il bilancio è solido, la Spal non ha necessità di vendere se non per motivi tecnici, anche se bisognerà alleggerire il monte ingaggi. Il paracadute non ci renderà ricchi e non garantirà il ritorno immediato in A».
«Il finale di stagione ci ha lasciati tutti davvero esterrefatti Ma sapremo rifarci»