Ma Pirlo è al lavoro sul super-tridente
Ieri quarto summit per definire lo staff e preparare le mosse della campagna acquisti Vuole chiarezza sul futuro di Ronaldo e Dybala e chiede un centravanti da attacco Champions Zapata (Perin la chiave) e Raul Jimenez gli obiettivi
Questa non è un'esercitazione. Se Andrea Pirlo continua a incontrare quasi ogni giorno la dirigenza della Juve al gran completo, non è solo per riallacciare rapporti che in realtà non si sono mai allentati. C'è da fare una rivoluzione, l'esonero di Maurizio Sarri è solo l'inizio. Sabato, domenica e lunedì hanno lavorato tutti senza sosta, dopo due giorni di pausa (per così dire) ieri si sono di nuovo ritrovati tutti alla Continassa. Il quarto summit in pochi giorni, non sarà di certo l'ultimo. Perché la Juve di Pirlo ancora non c'è nemmeno sulla carta, ma sta prendendo forma in attesa di poter cominciare a lavorare anche sul campo. Una mossa dopo l'altra.
LO STAFF. In via di definizione lo staff tecnico, manca ancora il nome di un vice-allenatore di esperienza. Già individuate le altre figure chiave: Roberto Baronio e Antonio Gagliardi collaboratori tecnici e uomini di fiducia di Pirlo, confermatissimo Claudio Filippi preparatore dei portieri, dalla Sampdoria arriva Paolo Bertelli come preparatore atletico.
LA SQUADRA. Con loro bisognerà trasformare le idee in realtà. Dopo il giro di consultazione con i leader dello spogliatoio, Pirlo un'idea di come possa giocare la sua Juve ce l'ha già. Anzi due. Perché oltre al 4-3-3 pensato in questi anni di studio, l'ipotesi di una difesa a tre non sarà più esclusa a priori, soprattutto dopo una stagione da 55 gol subiti.
IL FUTURO. Intanto fuori dalla Continassa continuano a fare rumore le voci che vogliono la Juve in grande difficoltà a livello di bilancio, per questo costretta a rinunce anche clamorose. Così, al centro di questi summit c'è anche la necessità di fare chiarezza attorno alla posizione di Paulo Dybala e Cristiano Ronaldo su tutti. Fondamentale capire se ci saranno o meno: per ora da questo punto di vista, nonostante tutto, filtra serenità. Certo, i conti sono quelli che sono ma, fino a quando sarà possibile, il tentativo di fare cassa passerà da (quasi) tutti gli altri giocatori.
IL MERCATO. Di conseguenza, il mercato. Storicamente non è l'allenatore a dettare la linea in casa Juve, ma sarà vietato commettere gli stessi errori della scorsa stagione. Chi è fuori dal progetto, per esempio, difficilmente sarà presente al raduno: i primi a lasciare saranno Sami Khedira e
Gonzalo Higuain, ma non saranno gli unici. Anche se per la lunga lista di sacrificabili ci sarà poi tempo per alimentare il mercato in entrata: 4-3-3 o 3-4-1-2 che sia, a Pirlo serviranno un esterno sinistro, due centrocampisti e un attaccante. Soprattutto un attaccante (o due). Ottenuta chiarezza su Ronaldo e Dybala, la richiesta è quella di un centravanti per un tridente da Champions, con Raul Jimenez e Duvan Zapata in cima alla lista dei desideri. La cessione sempre più vicina di Mattia Perin all'Atalanta in questo senso è un passo importante verso il bomber colombiano. Un summit dopo l'altro, insomma, la Juve di Pirlo non può più aspettare a prendere forma.