Corriere dello Sport

Parma-Usa, è il giorno

Il business di famiglia è nelle stazioni di rifornimen­to: 3 miliardi di ricavi Il 70% del club al gruppo Krause in campo i figli dell’imprendito­re

- Di Paolo Grossi

La società non ha mai commentato le voci di cessione, intervenen­do solo a carte firmate. Pare però proprio che oggi ci possa essere la conclusion­e della trattativa che non è neppure stata lunga, benché intensa. La famiglia Krause rileverà una quota di circa il 70% delle azioni del club per poi, nel giro di cinque anni, acquisire il resto. Nuovo Inizio, la proprietà parmigiana del Parma, capace di far rinascere la squadra dal fallimento del 2015 e di portarla nel giro di tre stagioni vincenti in serie A, uscirà di scena gradualmen­te, proprio per garantire agli americani un know how di esperienza e comprovato successo con cui inserirsi nel contesto, sempre complicato, del calcio italiano.

D’altra parte i sette soci avevano già ceduto la maggioranz­a delle azioni tre anni fa al cinese Jang Lizhang e quando poi erano tornati in possesso delle quote, non avevano fatto mistero di aver incaricato prestigios­i advisor internazio­nali per reperire altri azionisti, possibilme­nte di maggioranz­a.

MILAN

Un anno fa c’erano stati avviati contatti con Commisso, poi spostatosi a Firenze, mentre tra giugno e luglio pareva in procinto di rilevare il Parma la famiglia qatariota Al Mana. Ora invece il Parma sarà a stelle e strisce.

STAZIONI DI SERVIZIO. Il gruppo Krause, 5.000 dipendenti e oltre 400 stazioni di servizio con annessi supermerca­ti in 11 stati federali, ha fatturato l’anno scorso quasi 3 miliardi di dollari. Kyle, l’attuale patriarca, 57 anni, pare intenziona­to ad affidare la guida del club ai figli Tanner e Oliver. Intanto già da un anno ha presentato un progetto per la realizzazi­one di un nuovo stadio per il calcio a Des Moines, la città dell’Iowa dov’è basata la sua società. Krause infatti è anche proprietar­io dei Des Moines Menace, formazione di quarta serie che però, con un nuovo stadio, verrebbe accolta nella serie B statuniten­se. Un investimen­to di circa 95 milioni di dollari, di poco inferiore rispetto a quello che viene effettuato a Parma, dove il club non ha debiti veri e propri ma impegni di spesa per riscatti di cartellini e stipendi di giocatori per quasi settanta milioni.

SCENARI. La speranza, ma vista la solidità del gruppo e la serietà delle persone che lo guidano possiamo definirla ormai una certezza, per i tifosi del Parma è che stavolta il patron straniero faccia bella figura. In passato infatti si era avvicinato al Parma lo spagnolo Lorenzo Sanz (2006), finendo per perdere la caparra di sei milioni nella mani del commissari­o straordina­rio Bondi dopo aver allertato Valverde come allenatore e Lopetegui come direttore tecnico. Poi era toccato all’albanese Taci trattare con Ghirardi nel 2015 e darsi a gambe levate lasciando il club a Manenti. Infine nel 2017 era approdato al Tardini appunto Lizhang, di cui si ricordano solo i 18 milioni lasciati nella casse societarie. Stavolta però la storia pare essere decisament­e diversa.

 ??  ?? Kyle Krause, amministra­tore delegato del gruppo omonimo
Kyle Krause, amministra­tore delegato del gruppo omonimo
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy