Decisi 44 Daspo per la banda di “Diabolik”
ROMA - Quarantaquattro Daspo “fuori contesto”, ossia scattati per episodi che non sono avvenuti in ambito sportivo ma per altri reati gravi, nei confronti di persone vicine a Fabrizio Piscitelli, il capo ultras noto come «Diabolik» ucciso ad agosto dell’anno scorso al Parco degli Acquedotti . Il provvedimento, emesso dal questore di Roma Carmine Esposito, riguarda 44 arrestati a novembre nell’ambito di un’indagine della polizia su un presunto giro di spaccio e un’organizzazione criminale al cui vertice - secondo gli inquirenti - ci sarebbe stato proprio Piscitelli, il capo ultras noto come «Diabolik». Ad essere colpiti dal provvedimento che nega l’accesso alle manifestazioni sportive diversi ultras biancocelesti tra cui Ettore Abramo (detto “Pluto”) e Aniello Marotta, che hanno rivestito un ruolo di rilievo nella frangia estrema degli Irriducibili della Lazio e per i quali sono stati emessi ora provvedimenti di aggravamento del Daspo già in atto, per la durata di 10 anni con obbligo di firma. I Daspo “fuori contesto”, scattati in seguito agli accertamenti svolti dagli agenti della Divisione Polizia Anticrimine diretta da Angela Altamura, sono una nuova misura che permette di negare l’accesso alle manifestazioni sportive a chi si è reso responsabile di gravi fatti di reato che si sono verificati al di fuori dell’ambito sportivo o che non siano necessariamente ricollegabili a questo. E nell’ambito di un’altra indagine, su un presunto giro di favori ai detenuti, è indagata Angela Piscitelli, sorella di “Diabolik”. Nove in tutto gli indagati a cui sarebbero contestati, a vario titolo, dalla corruzione, per favori e agevolazioni ai detenuti, fino alla truffa e al possesso di stupefacenti. La sorella di “Diabolik” è una dipendente del ministero della Giustizia e nei giorni scorsi i finanzieri sarebbero arrivati anche nel suo ufficio di via Arenula. Sequestrati cellulari e computer degli indagati che verranno analizzati.