Corriere dello Sport

Tennis: fuori Sinner e Musetti, solo Berrettini ai quarti

Suo il derby con Travaglia dopo due ore e due tie break Unico italiano superstite nei quarti, oggi trova Ruud (che ieri ha battuto Cilic), sperando di potersi ritrovare al cospetto del numero 1

- Di Massimo Grilli

Poi dice che uno si butta a sinistra. Ma come, riaprono al pubblico – sia pure molto parzialmen­te – gli Internazio­nali, e perdiamo uno dopo l’altro i nostri due giovani più promettent­i, Sinner e Musetti? Ma così è andata, e allora non ci resta che tifare per il nostro numero uno, Matteo Berrettini, finalmente nei quarti di finale di Roma, due anni dopo Fognini. Ieri ha battuto, in un derby molto combattuto, il quarto azzurro ancora in gara, Stefano Travaglia, che l’ha tenuto in campo per due ore esatte arrendendo­si solo dopo un doppio tie break. «Sapevo che mi aspettava una partita difficile – ha detto il vincitore – perché Stefano ha un tennis che mi dà fastidio e le nostre prime sfide sono state tutte battaglie. Ho vinto un bel braccio di ferro, per fortuna nei tie break (vinti per 7-5 e 7-1, ndr) sono riuscito ad alzare il livello del mio gioco».

L’equilibrio in campo è dimostrato dal numero dei vincenti (17) e degli errori non forzati (28), esattament­e pari tra i due giocatori. In una partita giocato a specchio sulla diagonale di sinistra, Matteo – che aveva perso tre volte su tre contro contro il tennista ascolano, ma sempre a livello di tornei Futures, e l’ultima volta nel 2016 – non ha fatto cose strabilian­ti al servizio (solo 3 ace contro i 6 dell’avversario) alternando belle cose a qualche errore di troppo da fondo campo. «Ma partita dopo partita sento di migliorare – ha detto il romano in conferenza stampa – dalla ripresa dell’attività ho giocato poco (8 incontri, ndr), è normale che non possa essere al massimo della forma. Mi sono sentito un po’ scarico in alcuni momenti importanti, però lo considero un ottimo match. Quello che conta poi è che fisicament­e mi sento molto bene, meglio anche rispetto all’inizio della stagione (il riferiment­o è ai problemi avuti all’anca, ndr). Questo grazie al lavoro svolto durante il lockdown».

VERSO NOLE. Oggi Berrettini giocherà nei quarti di finale contro Ruud – che ieri ha spedito a casa un ex vincitore di Slam come Cilic – nella speranza di sfidare domani il numero 1 del mondo, Nole Djokovic, per un match che sarebbe perfetto per celebrare la mini-riapertura agli appassiona­ti del Foro Italico. «Il ritorno del pubblico è una cosa molto positiva, ovvio che mi sarebbe piaciuto che ci fosse già dall’inizio del torneo. Mille persone non sono poche, le motivazion­i e la spinta ci saranno. Io mi sto abituando a giocare senza tifosi al Centrale, ma fa male al cuore vedere questo stadio vuoto».

E la possibile sfida con Nole? «Lasciatemi pensare alla gara dei quarti... – si schermisce Berrettini, ieri assistito da papà e mamma in tribuna – Ruud è un ottimo giocatore, ho visto la sua partita di giovedì contro Sonego e mi ha impression­ato, picchia duro». Due i confronti diretti con il figlio d’arte (papà Christian è stato 39 nella classifica dell’Atp, mentre lui, Caspar, è già 34) con una vittoria a testa: tre set a zero per il norvegese, ventidue anni il 22 dicembre, al Roland Garros del 2019 e tre set a zero per Berrettini due settimane fa sul cemento di Flushing Meadows. «So che mi aspetta un match molto duro – ha detto ieri Ruud – Matteo ha un gran servizio, un dritto potente, proverò ad aggredirlo io per primo. A New York ha vinto facilmente lui, ma sulla terra è un altro sport. E poi, sono contento che il pubblico non ci sia. Non posso immaginare come sarebbe giocare contro Berrettini davanti a diecimila spettatori...».

Il vincitore: «Meglio di match in match grazie al lavoro con il lockdown»

Ruud: «Meno male che non ci sia il pubblico, giocare contro Matteo qui...»

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy