CHIESA E RIBERY IACHINI VUOLE TUTTO
Il campionato ricomincia contro il Torino di Giampaolo L’allenatore della Fiorentina traccia la strada per iniziare con un successo prezioso Il tecnico carica i suoi attaccanti: «Ripartiamo da una vittoria. Sarà decisivo l’approccio alla partita»
Non parla di obiettivi specifici, pensa piuttosto a «regalare soddisfazioni a presidente e tifosi, dove potremo arrivare lo vedremo strada facendo». Beppe Iachini, alla vigilia della gara col Torino che oggi (ore 18) aprirà il campionato di Serie A 2020/21, non si tira indietro. Ripete che «il gruppo al 95%, forse anche 98% è questo, ma ho grande fiducia in quello che ripetono patron e dirigenti: se dovessero capitare occasioni interessanti sapremmo dire la nostra. Le idee su ciò che si può fare sono chiare». E su Chiesa rassicura: «Non c’è stato un singolo allenamento in cui Federico non abbia dato il massimo. Il mercato è imprevedibile, ma ora è totalmente qui. Con testa e cuore. Lo vedo desideroso di fare bene. A tutti ho detto che finché si ha la maglia viola addosso bisogna dare tutto, per il bene della squadra e della città».
IL RICORDO. Prima di tuffarsi nella nuova stagione sportiva, la sua prima al timone di comando della Fiorentina, il tecnico ha voluto commemorare il nostro Alessandro Rialti, scomparso improvvisamente lo scorso 5 aprile. «Voglio ricordare un amico che è stato tanti anni al fianco della nostra squadra, Alessandro. E’ stata una persona dal grande spessore umano. Un abbraccio a lui e alle persone che gli hanno voluto bene». Parole venute dal cuore.
APPROCCIO E PERSONALITA’. «Vogliamo ripartire da dove abbiamo lasciato - ha continuato -, dalle vittorie e dal giusto approccio alle partite. Cercheremo di far inserire il prima possibile i nuovi, visto che abbiamo reso più completo il centrocampo. I tre nuovi (Amrabat, Bonaventura e Borja Valero, ndr) porteranno personalità, qualità, possesso palla e spero un contributo in fase di finalizzazione». Sì, perché vanno migliorati ultimo passaggio e conclusione a rete: «Io mi aspetto da tutti partecipazione in fase realizzativa, pure da Castrovilli. Il 10 sulle spalle implica responsabilità, a Firenze è un numero importante, penso ad Antognoni: alle sue prestazioni deve aggiungere i gol, 9-10. Sto battendo il ferro per farlo essere più cinico a ridosso dell’area piccola».
L’AVVERSARIO. Quanto al Torino, non potrà essere sottovalutato nulla. «Affronteremo una squadra organizzata, piena di talento. La missione è quella di partire subito col piede giusto e dare risposte importanti. Belotti? L’ho fatto esordire in Serie A a 18 anni, è un pericolo per noi, ma io penso a chi ho. Giampaolo riesce sempre a dare un’impronta alle sue squadre: tocca a noi spostare la gara sui giusti binari. Il modulo? Dovremo variare, per non essere prevedibili».
LA SPINTA DI FRANCK. Sarà Ribery a trascinare il gruppo, ma la differenza la dovrà fare la rosa: «Franck è un giocatore molto importante: dovremo gestirlo vista l’età. Dovrà essere tutta la squadra a esaltarne il valore, anche se è chiaro che lui potrà darci di più». Non fa poi distinzione tra titolari e riserve, «a maggior ragione coi 5 cambi», semmai si sofferma su Pulgar, lavora a parte dopo la positività (archiviata) al Covid: «Andrà valutato. Questa malattia lascia strascichi e dobbiamo seguire tutto con attenzione. Qui a Firenze, con il virus abbiamo già dato».