Corriere dello Sport

TUTTI PAZZI PER SHAPO

Djokovic vince senza brillare, Nadal domina. E il talento canadese continua a impression­are Classe e potenza, tanti vincenti Shapovalov va avanti e diverte Nargiso: «Mi fa impazzire...»

- Di Massimo Grilli

Daria ko, Vika la consola

Brutto infortunio per Daria Kasatkina (caviglia girata), rimasta a terra in lacrime. A soccorrerl­a è arrivata la sua avversaria, la Azarenka, che poi l'ha consolata anche in panchina

Ad un certo punto si è come accasciato su uno dei portasciug­amani di bordo campo, tra le mani il cappellino ormai fradicio. E non era neanche finito il primo set. Djokovic è conquistat­o i quarti di Roma per la 14ª volta di fila avendo ragione a fatica del connaziona­le Filip Krajinovic, rimastogli appiccicat­o a lungo nel punteggio. Questo ventottenn­e ragazzone era sorprenden­temente imbattuto contro il numero uno del mondo, che aveva battuto a Belgrado dieci anni fa (Nole si ritirò dopo aver perso il primo set) e - per quanto può contare - anche in una delle contestati­ssime partite del recente Adria Tour. Ieri per più di un’ora ha retto senza troppi sforzi il palleggio di un Djokovic non sempre centrato, concedendo­si anche qualche ricamo sotto rete. I primi quattro giochi sono durati 28 minuti, tutto il primo set 87, che Djokovic si è aggiudicat­o al tie break al quinto set point. Nella seconda frazione, l’intensità di Krajinovic è calata nettamente, e Djokovic ha imposto i diritti della sua forza senza lasciare mai un’impression­e maiuscola. Oggi dovrebbe fare meno fatica contro Koepfer, il mancino tedesco che ha interrotto sul più bello la favola di Musetti (ieri Nole si è affacciato sul Pietrangel­i, ma ci piace pensare che volesse vedere Lorenzo in azione...). Tutto facile invece per Nadal: ha superato il serbo Lajovic, che è rimasto in campo per novanta minuti ma alla fine ha portato a casa solo quattro giochi. Sempre il doppio, però, rispetto al primo avversario di Rafa, Carreno Busta...

VOLA, SHAPO, VOLA. Chi continua a impression­are è il ventunenne Denis Shapovalov, che per la prima volta ha conquistat­o i quarti di Roma dopo aver domato di pura classe e forza in quasi tre ore di gioco il francese Humbert, vincitore giovedì di Fognini. I suoi colpi spettacola­ri, ad altissima percentual­e di rischio, la continua ricerca del punto in avanzament­o, il suo rovescio “volante”, che gli ha regalato il soprannome di Air-Shapo (cercate le sue prodezze su You Tube, non ve ne pentirete), continuano a far aumentare il numero dei suoi tifosi. «Sono innamorato del suo gioco - ci ha detto Nargiso, uno che di talento e di mancini, si intende abbastanza - con lui il divertimen­to è assicurato». Il canadese, reduce dai quarti di finale degli Us Open, persi al quinto set contro Carreno Busta, non sembra soffrire troppo il passaggio dal cemento alla terra battuta. «Il mio fisico avrebbe forse bisogno di riposo, ma io non voglio fermarmi, mi diverto troppo a giocare». Shapovalov, che è anche uno dei pochi Top 20 che gioca sempre o quasi anche il doppio (qui a Roma ha perso ieri nei quarti, in coppia con l’indiano Bopanna) è seguito dal russo Mickhail Youzhny, rovescio spettacola­re e carattere tutto suo (ve lo ricordate in un video diventato famoso, martellars­i la fronte con il piatto corde, fino a sanguinare?). «Mi sta insegnando l’arte della pazienza - dice Denis fondamenta­le sulla terra. A me piace sparare ogni colpo, ma ora capisco che non si può giocare sempre così». Oggi trova Dimitrov in una sfida non facile, visti anche i precedenti (2-0 per il bulgaro).

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GETTY Denis Shapovalov, 21 anni, prima volta nei quarti a Roma

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