Corriere dello Sport

HA RAGIONE VALE È DURA PER TUTTI

Il bis del week end a Misano: si lotta per i millesimi Più dati a disposizio­ne e il test di martedì: tempi più bassi di 1”, per qualcuno senza vantaggi! E Viñales perde la pazienza

- Di Mirco Melloni

1. Quartararo (Fra, Yamaha) 1’31”721; 2. MORBIDELLI (Yamaha) 1’31”811; 3. P. Espargaro (Spa, Ktm) 1’31”841; 4. Mir (Spa, Suzuki) 1’31”926; 5. Oliveira (Por, Ktm) 1’31”965; 6. Nakagami (Gia, Honda) 1’32”102; 7. DOVIZIOSO (Ducati) 1’32”152; 8. Zarco (Fra, Ducati) 1’32”170; 9. A. Espargaro (Spa, Aprilia) 1’32”185; 10. BAGNAIA (Ducati) 1’32”410; 11. PETRUCCI (Ducati) 17. ROSSI (Yamaha) 1’32”832.

1. B. Binder (Saf, Ktm) 1’31”628; 2. Nakagami (Gia, Honda) 1’31”630; 3. Quartararo (Fra, Yamaha) 1’31”644; 4. M. Viñales (Spa, Yamaha) 1’31”669; 5. P. Espargaro (Spa, Ktm) 1’31”699; 6. PETRUCCI (Ducati) 1’31”973; 7. Oliveira (Por, Ktm) 1’32”032; 8. Zarco (Fra, Ducati) 1’32”072; 9. Mir (Spa, Suzuki) 1’32”126;

10. BAGNAIA (Ducati) 1’32”138; 12. ROSSI (Yamaha) 1’32”263; 14. MORBIDELLI (Yamaha) 1’32”307; 18. DOVIZIOSO.

1. MARINI (Kalex) 1’35”956; 2. Canet (Spa, Speed Up) 1’36”046; 3. Schrotter (Ger, Kalex) 1’36”157; 4. Lowes (Gbr, Kalex) 1’36”161;

5. J. Roberts (USA, Kalex) 1’36”251; 6. BASTIANINI (Kalex) 1’36”262; 7. BEZZECCHI (Kalex) 1’36”284; 8. Vierge (Spa, Kalex) 1’36”317; 9. Luthi (Svi, Kalex) 1’36”433; 10. Navarro (Spa, Speed Up) 1’36”467; 12. BULEGA (Kalex) 1’36”520; 15. BALDASSARR­I (Kalex) 1’36”594; 18. DI GIANNANTON­IO (Speed Up) 1’36”721; 19. DALLA PORTA (Kalex) 1’36”754; 21. MANZI (Mv Agusta) 1’37”109; 23. CORSI (Mv Agusta) 1’37”178; 25. PASINI (Ktm) 1’37”352.

1. Masia (Spa, Honda) 1’41”663; 2. Fernandez (Spa, Ktm) 1’41”962; 3. VIETTI (Ktm) 1’41”983; 4. Suzuki (Gia, Honda) 1’42”075; 5. MIGNO (Ktm) 1’42”089;

8. FOGGIA (Honda) 1’42”152; 10. NEPA (Ktm) 1’42”227.

1. Granado (Bra, Energica) 1’42”910; 2. DE ANGELIS (Rsm, idem) 1’43”117; 3. FERRARI (idem) 1’43”162.

9-9.40 libere Moto3; 9.55-10.40 e 13.30-14 libere MotoGP; 10.45-11.35 libere Moto2; 11.45 EPole MotoE; 12.3512.50 qualifiche (Q1) Moto3; 13-13.15 qualifiche (Q2) Moto3; 14.10-14.25 qualifiche (Q1) MotoGP; 14.35-14.50 qualifiche (Q2) MotoGP; 15.10-15.25 qualifiche (Q1) Moto2; 15.35-15.50 qualifiche (Q2) Moto2; 16.15 gara 1 MotoE.

8.20-9.40 warm up; 10.05 gara 2 MotoE; 11 gara Moto3; 12.20 gara Moto2; 14 gara MotoGP.

tutto in diretta su Sky Sport MotoGP HD e su DAZN. Qualifiche e gare, in diretta e in chiaro anche su TV8.

Per la prima volta da Jerez, il nome Marquez è finito in cima a una graduatori­a. Non ufficiale, però. È avvenuto nelle libere di ieri a Misano: Alex è stato infatti il pilota che più ha migliorato il proprio crono rispetto al venerdì del primo GP sul circuito Marco Simoncelli, una settimana fa. Il rookie si è “tolto” un secondo e mezzo, eppure è bastato appena per il 17° posto nella classifica di fine giornata, quindi è magra la consolazio­ne per l’unico pilota ufficiale in pista (Stefan Bradl è out dopo l’operazione al braccio, e la Honda è senza lo stesso Cal Crutchlow).

SECONDO GP. Quasi mezza griglia ha abbassato il crono di almeno un secondo, è l’effetto inevitabil­e del secondo GP consecutiv­o sulla stessa pista, una novità figlia del Covid che ha sconsiglia­to gli spostament­i per il paddock del motomondia­le. I chilometri in pista, soprattutt­o se non cambiano le condizioni di asfalto e meteo, diventano esperienza utile per trovare la giusta messa a punto, assottigli­ando i distacchi. E così non sorprende che la virtuale prima fila di ieri sia stata composta da tre moto differenti – KTM, Honda e Yamaha – con gli austriaci riapparsi dopo aver toppato nel GP di San Marino e Riviera di Rimini. «Ma anche la Ducati è cresciuta, attenzione» ha sottolinea­to Valentino Rossi.

ANCHE I TEST. Nel caso di Misano, l’effetto è stato amplificat­o da un’ulteriore giornata di test, martedì, utile per provare nuova componenti­stica – come ha fatto la Yamaha – oppure modellare il proprio stile di guida in base alla nuova posteriore Michelin, come Andrea Dovizioso. Un vantaggio che dal 2021 sarà soltanto dell’Aprilia, unica casa con le concession­i e quindi senza restrizion­i legate ai test (ieri nel box di Noale si è rivisto Andrea Iannone, in attesa dell’udienza al TAS di metà ottobre: «Sto meglio, ma è frustrante non poter correre» ha detto a Sky).

Ma anche senza test, i tempi sarebbero scesi sensibilme­nte, anche per merito della pista più gommata: Moto2 e Moto3, per esempio, hanno visto crono migliori ieri nelle libere rispetto alle qualifiche di sabato scorso, dove la caccia al tempo è sempre estrema.

YAMAHA-DUCATI. In MotoGP, quindi, togliersi un secondo e un decimo non è sufficient­e per evitare di perdere la pazienza come ha fatto Maverick Viñales («In tre anni con la Yamaha non abbiamo risolto nulla!» ha tuonato il più lunatico dei piloti nella storia della MotoGP), e abbassare il crono di 1”1 ha lasciato Jack Miller nella stessa posizione, il poco lusinghier­o 16° posto, della scorsa settimana.

Valentino Rossi era stato buon profeta, prevedendo un secondo GP più difficile del primo, nel quale la Yamaha aveva condotto ogni sessione del weekend (warm up escluso) portando le quattro M1 ai primi quattro posti in qualifica.

Il 41enne aveva scherzato con il casco in onore della pastiglia blu («Perché la seconda volta consecutiv­a è più faticosa») ma la realtà è più legata ad assetti e scelte – in particolar­e delle gomme, grande incognita per molti – che alla tenuta fisica. Vale si è tolto mezzo secondo in una settimana eppure ha perso dieci posizioni, da 5° a 15°.

Esistono poi le eccezioni, come Pecco Bagnaia, che ieri – come lo stesso Dovizioso – non ha cercato l’attacco al tempo nel pomeriggio, scegliendo di non montare la gomma nuova in chiusura di turno. «In gara farà la differenza chi saprà andare forte con le gomme usate. Senza pneumatico nuovo, ho comunque chiuso a mezzo secondo dal miglior tempo, non è male» ha detto il piemontese. Mezzo secondo in questa MotoGP, soprattutt­o nel secondo weekend di gara consecutiv­o, significa però l’undicesimo tempo complessiv­o, senza la qualificaz­ione diretta nella Q2, da conquistar­e questa mattina. In queste condizioni basta poco, quindi, per passare dalle stelle alle stalle.

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