Corriere dello Sport

«ECCO IL NUOVO BOLT»

Il 6,15 del Golden Gala apre scenari inattesi non solo nel salto con l’asta Coe incorona Duplantis: «L’atletica ha trovato un altro simbolo»

- Di Franco Fava

C'è chi lo ha ribattezza­to il Mozart dell'asta per la sua armonia di salto quasi divina. E chi lo definisce il Michelange­lo della pedana per quel fisico importante ma non troppo e per una velocità di esecuzione che non ha pari tra i tanti campioni blasonati che lo hanno preceduto, Bubka in primis. Certo è che il volo a 6,15 di Armond “Mondo” Duplantis giovedì sera al Golden Gala di Roma ha catturato la fantasia di molti circa i limiti umani in una specialità altamente tecnica dove però sono determinan­ti le qualità fisiche.

«Da qui al 2030 può toccare altezze che altri hanno sognato. Anch'io avrei potuto scalare i 6,20. Ma per Mondo l'obiettivo sarà violare i 6,30». E' il giudizio espresso proprio dall'ex zar dopo l'exploit romano in cui lo scandinavo ha cancellato dopo ben 26 anni il 6,14 che l'ucraino violò, anche grazie ai favori dell'altura, nel 1994 al Sestriere.

Per Bubka, Mondo non ha limiti: «Guardate quanta “luce” mette tra sé e l'asticella». Il 35 volte primatista del mondo prova a rispecchia­rsi nel suo erede che da gennaio ha avviato una nuova era della specialità dopo essere salito al coperto fino a 6,18 (anche se saltare al chiuso evita i fastidi del vento a certe altezze). Bubka e Duplantis hanno in comune una tecnica perfetta e la determinaz­ione. Il parallelo finisce qui. Rispetto all'ex zar, lo svedese ha un fisico più mingherlin­o, ma tanta velocità in più che gli consentono una entrata più potente e, quindi, sfrutta meglio il caricament­o dell'asta che impugna a 5,20. In pedana sviluppa una velocità di 10 metri al secondo: sui 100 vanta un record di 10”57. Fisicament­e si avvicina più al francese Lavillenie, che di fatto interruppe il dominio statistico di Bubka quando nel 2014 saltò al coperto 6,16, proprio a casa dell'ucraino, a Donetsk. Senza però avere la continuità di risultati di cui non fa difetto il neo primatista imbattuto da 15 gare in cui è volato ben 5 volte oltre i 6 metri solo all'aperto questa estate.

«Con Duplantis l'atletica ha trovato un nuovo Bolt: siamo solo all'inizio di una carriera che si preannunci­a folgorante», ha commentato Lord Seb Coe, il n.1 di World Athletics presente a Roma. «E' stato uno spettacolo vederlo saltare con tanta determinaz­ione in uno stadio vuoto per le misure sanitarie. Una serata fantastica con tanto entusiasmo e ricca di risultati: credo che Roma debba candidarsi ad ospitare i Mondiali del 2025», l'azzardo di Coe nemmeno tanto provocator­io.

LIMITI. Ma a quale misura può arrivare Duplantis? E' proprio vero, come dice lui, che è impossibil­e porsi limiti? E quando potrà influire la ricerca tecnologia, che per la verità non ha introdotto grandi novità rispetto alle aste in fibra di carbonio che fu proprio Bubka a utilizzare per primo?

Quando l'ex primatista salì a 6,15 si disse che aveva toccato il cielo.

Duplantis ha dimostrato il contrario. Intanto perché il parallelo statistico tra i due è nettamente a favore dello svedese. Bubka vinse a Helsinki 1983, quando aveva 20 anni, la stessa età di Mondo, il primo titolo iridato con 5,70. Il primo record arrivò solo l'anno dopo con 5,85. Quindi lo svedese è partito con un vantaggio di almeno 30 centimetri. Se poi pensiamo che il primo dei 12 record dell'asta caduti sul suolo italiano fu quello del tedesco orientale Nordwing, che mezzo secolo fa saltò a Torino 5,46 (69 centimetri in meno), si capisce che le previsioni di Bubka non sono poi così campate in aria.

Va ricordato, infatti, che sotto la spinta del papà Greg, anche lui astista di buon livello con un best di 5,80 a metà anni 90, e i consigli di mamma Helena, ex pallavolis­ta e specialist­a dell'eptathlon, il ragazzo ha preso a impugnare un’asta già a 6 anni. E a 7 aveva già saltato 2,33. La prima volta oltre i 4 metri a 13 anni, ma già a 15 volava oltre i 5,30. A 18 anni ha invece violato la prima volta i 6 metri. Mondo, il Peter Pan della Louisiana, dove vive con i genitori, è un campione predestina­to a volare sempre più in alto verso vette che da oggi non sono più impossibil­i.

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GETTY IMAGES Il volo a 6,15 di Duplantis, 20 anni, giovedì sera all’Olimpico

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