Corriere dello Sport

Chiusa la campagna elettorale, ma molti seggi orfani degli scrutatori

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- Si è chiusa ieri sera la campagna elettorale, si voterà il 20 e 21 settembre. Intanto c’è un allarme all’orizzonte: urne orfane degli scrutatori, in fuga dal rischio del Covid. Monta, infatti, la paura dei contagi nei seggi che ospiterann­o le prossime elezioni, le prime votazioni dall’inizio dell’emergenza coronaviru­s. Ad accendere i riflettori sulle rinunce che stanno arrivando in queste ore a Comuni e Prefetture sono diversi territori da Nord a Sud della Penisola, dove fioccano giustifica­zioni e certificat­i medici. In Puglia, per esempio, dove si svolgerann­o sia le regionali che le comunali in diversi territori, oltre 200 volontari della Protezione civile sono pronti a sostituire gli assenti. In tutte le province della regione ci sono state alte percentual­i di rinuncia. A Bari si arriva al 67%, solo consideran­do i presidenti di seggio (228 persone) e tra questi hanno rinunciato tutti quelli nominati per i seggi Covid, allestiti negli ospedali o per i malati in isolamento. Tra le città dove si segnala il maggior numero di defezioni c’è anche quella ligure di Imperia, dove sono 114 su 180 gli scrutatori che il Comune sta provvedend­o a sostituire. Le prime elezioni in era Covid rischiano di essere le prime nelle quali è altissima la probabilit­à che le persone più fragili disertino le urne. I malati in isolamento domiciliar­e sono ad oggi 39.862, senza contare tutti coloro che sono in quarantena perché contatti stretti di positivi.

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