DARMIAN, CHE AFFARE CONTE NEL DESTINO
Grazie alla fiscalità agevolata, un colpo low cost dalla massima resa Ha giocato per lui in Nazionale conosce alla perfezione il 3-5-2 Assist e gol: garanzia per l’Inter
Tra gli acquisti dell'estate 2020 Matteo Darmian è stato senza dubbio il meno... pubblicizzato, quello che è arrivato più in punta di piedi, quasi inosservato. Dopo due mesi con addosso la maglia nerazzurra, però, l'ex Manchester United e Parma ha conquistato tutti, in primis Antonio Conte che, conoscendolo bene dopo l'esperienza in Nazionale, lo ha voluto ed è stato fondamentale per metterlo nelle condizioni ideali per rendere al meglio. Martedì a Mönchengladbach Matteo ha segnato la prima rete da interista, ma era reduce da una prestazione sontuosa anche sabato a Reggio Emilia contro il Sassuolo (assist per il 3-0 di Gagliardini e Boga annullato). Con in rosa un elemento tanto affidabile, Hakimi può completare con calma il processo di apprendimento del calcio italiano. Il marocchino rimane una certezza, un "colpo" pazzesco per il futuro dell'Inter, ma in questo momento ha bisogno di ritrovare fiducia in se stesso e di capire bene quello che serve per fare la differenza nel calcio contiano. Avendo come alternativa un "usato sicuro" come Darmian, Achraf può crescere con calma, senza l'assillo di dover giocare per forza anche quando è reduce da prestazioni così così.
CONTE NEL DESTINO. Darmian, che 48 ore fa ha compiuto 31 anni, è arrivato all'Inter nel momento giusto ovvero dopo aver ritrovato il feeling con il campo che aveva perduto allo United. Oltre Manica non tutto è andato come sperava e la stagione al Parma gli ha permesso di rilanciarsi ad alti livelli. L'Inter lo aveva "opzionato" già nell'estate 2019, quando ha detto sì al club gialloblù con la prospettiva di restarci un solo campionato, e lo ha portato a Milano 12 mesi dopo con la formula del prestito con obbligo di riscatto: a Krause 1 milione subito e 2 nel 2021. Il ragazzo di Rescaldina ha firmato un triennale che gli permette di guadagnare 2,2 milioni netti a stagione, ma l'Inter grazie al decreto Crescita paga molte meno tasse. Insomma, è il prototipo dell'acquisto low cost dal rendimento elevato.
Anche e soprattutto per merito di Conte che lo conosce benissimo fin dai tempi della Nazionale: il primo a convocarlo e a portarlo anche al Mondiale in Brasile era stato Prandelli, ma il suo attuale tecnico, da ct, gli ha dato una maglia da titolare inamovibile sull'out di destra. Logico che sia stato più che soddisfatto di riabbracciarlo ad Appiano Gentile: Darmian conosce i movimenti e gli automatismi del calcio contiano, è tatticamente intelligente e si fa ben volere da tutti. Certo non ha né la velocità né l'accelerazione "sovrumana" di Hakimi, ma in questo momento è più pronto a fare entrambe le fasi rispetto al talentuoso marocchino. E non a caso Conte li sta alternando riuscendo, almeno a Mönchengladbach, a pianificare la perfetta... staffetta tra i due: gol dell'10 per Darmian, poi dopo un'ora il cambio e l'assist dell'ex Real per il 3-1 di Lukaku.
UN INTERISTA CAPITANO DEL MILAN. Darmian è cresciuto nelle giovanili del Milan ed è stato anche capitano della Primavera, ma da bambino era simpatizzante dell'Inter. Con la prima squadra rossonera ha collezionato poche presenze, prima di allontanarsi e di iniziare a girare (Padova, Palermo e Torino). Può giocare sia a destra sia a sinistra, ma a Manchester ha fatto pure il "braccetto" nella difesa a tre. Insomma, è un vero e proprio jolly che adesso è utilizzato in pianta stabile a destra, ma che prima della fine della stagione magari potrebbe spostarsi sull'out mancino. Sposato dal 2017 con Francesca, che però è al suo fianco dal 2010, ha un figlio di nome Achille e un cane, un Dogue de Bordeaux, di nome Ettore.
Non solo la staffetta con Hakimi: potrebbe essere utilizzato anche sulla sinistra