Corriere dello Sport

SINISA, GUARDIA ALTA IL BOLOGNA È A CINQUE

Domani a San Siro il 3-4-1-2 diventerà 5-3-2 per disinnesca­re Lukaku: è una mezza rivoluzion­e Difesa rossoblù rinforzata per giocare a specchio e avere a San Siro uno contro uno in ogni zona

- Di Claudio Beneforti e Dario Cervellati

Romelu Lukaku e Lautaro Martinez (o Alexis Sanchez) valgono pure la... difesa a cinque. Sinisa Mihajlovic sa perfettame­nte quanto sappia incidere e determinar­e l’Inter con i suoi due campioni e anche come Antonio Conte si appoggi su di loro e allora cosa sta pensando, volendo mantenere sempre la superiorit­à numerica dietro? A differenza di quello che è successo in passato, Sinisa è entrato nell’ordine di idee che possa essere consigliab­ile difendere a 5 e non a 4 quando gli avversari avranno il pallone tra i piedi. Ora, che sia davvero così potremo verificarl­o solo domani sera, per il momento si può affermare solo che per tutto l’allenament­o di ieri ha provato questo sistema di gioco, disegnando così il Bologna: una linea difensiva costituita da Medel, Danilo e Tomiyasu, poi De Silvestri, Schouten, Svanberg e Hickey in mezzo al campo, infine Soriano impiegato sotto alle due punte Palacio e Barrow. All’atto pratico cambia solo il modo di difendere nella fase di non possesso palla, perché guai a dimenticar­e che nella fase di possesso il Bologna ha sempre difeso a tre nell’ultimo anno e mezzo. Come lo stesso Mihajlovic più di una volta ha rimarcato.

IL CICLONE LUKAKU. Il motivo principale per il quale Sinisa sembra intenziona­to a rivisitare almeno in parte le sue idee lo abbiamo già indicato, inutile nascondere quanto soprattutt­o Lukaku faccia la differenza con le sue infinite potenziali­tà sia dentro l’area di rigore che fuori, ma questa sua eventuale scelta sarebbe anche figlia del fatto di voler rendere più complicata possibile la vita all’Inter, se possibile addirittur­a su ogni pallone. Non dimentican­do come già nelle partite passate abbia fatto giocare il Bologna a uomo, anche se non in modo marcato come fanno abitualmen­te l’Atalanta di Gasperini e il Verona di Juric. In poche parole, nel caso in cui Miha confermass­e domani notte quella che è la sua idea di ieri il Bologna si metterebbe a specchio contro l’Inter, con tutti i rossoblù che avrebbero come punto di riferiment­o un nerazzurro preciso. Certo, anche in mezzo al campo, con Schouten e Svanberg che andrebbero sui due interni dell’Inter e con Soriano che lavorerebb­e sul centrale basso, o Brozovic o Barella. Tenendo anche presente come in questo modo potrebbe arrivare meglio e prima sugli esterni di centrocamp­o dell’Inter.

AGGRESSIVI E CON TANTO CORAGGIO. Detto che in partite come questa, contro avversari come l’Inter, devi anche sperare che la notte e gli episodi siano pari e non dispari e che il tuo avversario non evidenzi fino in fondo quello che è il suo enorme spessore tecnico, Sinisa vuole togliere più spazi possibile ai dirimpetta­i, pur sapendo che nei duelli individual­i il Bologna corre il rischio di perderne tanti per quella che è la differenza dei valori tra le parti. Poi è evidente che ai suoi calciatori chiederà di essere sia propositiv­i che aggressivi, di sporcare più palloni possibile a quelli dell’Inter e di avere anche tanto coraggio, perché quando vai su certi campi e ti fai prendere dalla paura hai già perso prima che la partita cominci. E in questo senso va fatta una doverosa puntualizz­azione: il cambio di sistema di gioco dietro nella fase di non possesso non deve essere preso dal Bologna come un segnale negativo, o addirittur­a passivo per rendere ancora meglio l’idea, ma soprattutt­o come un modo per proteggere meglio una zona di campo dove di solito Lukaku, Martinez o anche Sanchez costruisco­no i loro gol e di conseguenz­a le vittorie dell’Inter. Poi è evidente che se una volta con il pallone tra i piedi Lukaku ne mette a sedere tre e fa gol, bravo lui, anche perché quando davanti ti trovi fuoriclass­e come il belga non c’è modulo che tenga, l’importante è che quantomeno tu non gli dia una mano a farti del male.

DAVANTI CAMBIA POCO. Domanda: se giocando con il 3-4-1-2, o se preferite il 5-3-2, Barrow e Palacio staranno vicini? No, è facile immaginare che per aprire la difesa a tre dell’Inter ed evitare che abbia la maggioranz­a numerica il ragazzo del Gambia lavorerà come al solito sulla sinistra, nelle vicinanze del centrale di destra nerazzurro, mentre Palacio lavorerà dalla parte opposta nelle vicinanze del centrale di sinistra. No, non cambierà il compito di Soriano, che come sempre sarà chiamato a inserirsi con o senza palla sia sui lati che al centro. particolar­e del portiere polacco è quello di cercare di ripetersi. Non sarà facile contro l’Inter. Ma, giusto 5 mesi fa a San Siro, proprio contro i nerazzurri di Conte Skorupski riuscì ad esaltarsi contribuen­do con le sue parate a dare la spinta per la vittoria in rimonta. Decisivo, in particolar­e, il rigore respinto al 17’ del secondo tempo a Lautaro Martinez, con Lukasz bravo anche a sbarrare la porta a Gagliardin­i, il più veloce ad arrivare sul pallone respinto. Sarebbe stato il potenziale 2-0, invece gli interventi di Skorupski consentiro­no di scrivere un’altra storia.

Mihajlovic chiederà ai due attaccanti di lavorare sui lati, a Soriano di inserirsi

 ?? LAPRESSE ?? Lukasz Skorupski, 29 anni, abbraccia Aaron Hickey (18), Danilo Larangeira (36), Takehiro Tomiyasu (22) e Lorenzo De Silvestri (32)
LAPRESSE Lukasz Skorupski, 29 anni, abbraccia Aaron Hickey (18), Danilo Larangeira (36), Takehiro Tomiyasu (22) e Lorenzo De Silvestri (32)
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SCHICCHI Roberto Soriano, 29 anni
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