Amrabat, Pulgar Castro: al centro non si ingrana
Serviva il mediano universale che contrasta e gioca: non è emerso
Va bene (cioè male) che la difesa non riesce più ad essere quella della seconda parte della scorsa stagione; va bene (idem) che gli attaccanti finora hanno messo insieme “numeri impietosi” per dirla con le parole di Pradè e se non si sbloccano è un problema grosso per la Fiorentina. Ma anche il centrocampo chiaramente ci sta mettendo del suo nei risultati al contrario della squadra viola in queste prime nove giornate e, forse, questo era meno lecito da attendersi considerando la qualità e il ricco assortimento dentro al reparto in questione. Nei singoli e nel suo insieme.
PUNTO DI SVOLTA. Tant’è vero che lo stesso direttore sportivo ha anche aggiunto che non lo cambierebbe con nessun centrocampo o quasi delle altre squadre, giusto per ribadire spessore e considerazione che gli vengono riconosciuti, però finora tutto è rimasto sospeso a mezz’aria e non sorprendono le difficoltà della Fiorentina se i primi ad andare in affanno sono i costruttori-interdittori del gioco. Chi più e chi meno, con i vari distinguo possibili, eppure questo è. Prendiamo Sofyan Amrabat. Trascinatore a Verona, semi-anonimo a Firenze: non esiste che possa essere lo stesso calciatore, ma i fatti dicono che i tifosi viola stanno ancora aspettando il mediano
“universale” capace di impostare e di sradicare palloni dai piedi degli avversari con identica efficacia. Il Nazionale marocchino si è adattato in un ruolo non specificamente suo con tutte le complicazioni del caso, ma anche poi una volta riportato nell’alveo d’azione naturale le cose non è che siano cambiate un granché. Se Amrabat torna Amrabat, la Fiorentina svolta. Matematico.
TUTTI PER UNO. E per riuscirci, l’ex Hellas, ha bisogno dell’aiuto e del supporto di Castrovilli e Bonaventura, di Pulgar e Duncan, di Borja Valero e degli esterni, a loro volta lontani da un rendimento sufficiente anche se fa specie associare il concetto - ad esempio - al talento pugliese che in appena cinque partite dal Torino all’Udinese alla quinta aveva già segnato quattro reti, battendo in un amen il proprio record personale (3) dello scorso anno. Ma nell’unico punto conquistato dalla formazione viola nelle successive quattro gare di campionato sono emersi impacci per lui assolutamente inediti e figuriamoci quindi per gli altri centrocampisti che non hanno avuto il suo stesso impatto sul campionato. Per dire: Pulgar (ricordando la positività al Covid-10 con annessi e connessi) e soprattutto Bonaventura sono due che mancano all’appello e che sono indispensabili alla Fiorentina per risalire. Questo è il momento.