Rossi e Breda, nemici mai Ma Ascoli-Pescara scotta
Al Del Duca il maestro sfida l’allievo prediletto con cui va anche in vacanza Il destino ha riservato agli allenatori un debutto molto speciale Ma è vietato sbagliare gara
Amici sì, vacanze insieme pure, però... quando scatta la competizione (e loro sono personaggi molto competitivi) forse gli amici sono i più agguerriti tra loro. Comunque, Delio Rossi e Roberto Breda, accomunati dallo stesso destino di subentranti a fronte degli esoneri di Valerio Bertotto e Massimo Oddo, esordiranno stasera rispettivamente sulle panchine di Ascoli e Pescara con la mission di restituire credito, stimoli e speranze a due gloriosi club che al momento se la passano non benissimo (eufemismo). Situazioni sovrapponibili quelle di bianconeri e biancazzurri, tra l’altro il loro è un derby, perché anche se i puristi non sono d’accordo nel chiamarlo tale, perlomeno lo è diventato per usucapione, visto che è considerato tale da quasi mezzo secolo. Stavolta, però, la rivalità delle piazze passa in secondo piano rispetto agli striminziti punti conquistati complessivamente finora (9 in tutto, 5 l’Ascoli e 4 il Pescara e... sono passate 9 giornate - anche se i marchigiani hanno una partita in meno).
IL PENSIERO DI DELIO.. D’altronde, hanno cambiato allenatore apposta! Perciò stasera saranno chiamati a fare balenare almeno l’idea di una rinascita, restare connessi, intravedere uno spiraglio di speranza. Si presume che intendano farlo trasmettendo una diversa filosofia di gioco rispetto alle precedenti gestioni. Ora, stornando dalle premesse i complimenti che i due nuovi tecnici si stanno rivolgendo vicendevolmente da inizio settimana, immaginando che possano affrontarsi con atteggiamenti tattici speculari (ma la certezza l’avremo solo stasera alle 21), quel che conta è la consistenza caratteriale di chi scenderà in campo. «Nei momenti di difficoltà si vede più la caratura dell’uomo che del professionista – precisa, infatti, Delio Rossi, tra l’altro un ex – e quando si subentra a campionato in corso ci sono due esigenze che a volte non sono compatibili, cioè fare bene a farlo presto. Si trovano di fronte due squadra che se hanno cambiato allenatore probabilmente qualche problema lo avevano e magari ad inizio stagione, considerando gli organici, non avrebbero mai pensato di trovarsi in una situazione simile, perciò è una partita importante, ma non è la partita della vita, un termine che non mi piace, anche perché dopo giocheremo per tutto il mese ogni tre, quattro giorni. Non voglio caricare di troppe responsabilità i giocatori, neppure voglio entrare a gamba tesa, quindi non penso di rivoluzionare tutto, il cambiamento deve essere graduale. Comunque, io non ho mai perso né vinto una partita prima di iniziarla, il giudice è sempre il campo».
L’ALLIEVO FREME. Sul versante abruzzese Roberto Breda sembra avvalorare in linea di massima gli stessi presupposti di Rossi (non a caso sono maestro e allievo). «La settimana di lavoro si è svolta bene, mi è piaciuto l’atteggiamento dei ragazzi e la loro voglia di mettersi a disposizione, ma è chiaro che il vero banco di prova del nostro mestiere è la partita. Quando mi capita di subentrare la prima cosa che faccio è pulire un po’ le menti dei calciatori, poi cercare di esaltare le qualità di ognuno e andare su tutti i particolari, d’altronde quando giocavo a me piaceva sapere cosa dovevo fare io e cosa dovevano fare tutti i miei compagni».
SCELTE E PRINCIPI. Cercherà di trasmettere i suoi principi alla squadra, anche se stasera saranno magari solo abbozzati. «Chiedo intensità, poi l’attenzione nei duelli individuali che fanno la differenza, mi piace andare in verticale, non direttamente con un passaggio ma sempre il più velocemente possibile, soprattutto nelle fasi di riconquista palla. Sono convinto che se tu quasi vai in automatico e pensi poco vai più veloce. Chiaro che stasera non ci saranno meccanismi oliati, però mentalmente bisogna provarci. Contro l’Ascoli è uno scontro diretto, non contano solo i punti che fai, ma anche quelli che togli agli altri».
Il tecnico bianconero «Nelle difficoltà gli uomini contano più dei professionisti»
L’allenatore degli abruzzesi: «Prima di tutto bisogna pulire la mente»