Corriere dello Sport

Rossi e Breda, nemici mai Ma Ascoli-Pescara scotta

Al Del Duca il maestro sfida l’allievo prediletto con cui va anche in vacanza Il destino ha riservato agli allenatori un debutto molto speciale Ma è vietato sbagliare gara

- Di Giancarlo Febbo

Amici sì, vacanze insieme pure, però... quando scatta la competizio­ne (e loro sono personaggi molto competitiv­i) forse gli amici sono i più agguerriti tra loro. Comunque, Delio Rossi e Roberto Breda, accomunati dallo stesso destino di subentrant­i a fronte degli esoneri di Valerio Bertotto e Massimo Oddo, esordirann­o stasera rispettiva­mente sulle panchine di Ascoli e Pescara con la mission di restituire credito, stimoli e speranze a due gloriosi club che al momento se la passano non benissimo (eufemismo). Situazioni sovrapponi­bili quelle di bianconeri e biancazzur­ri, tra l’altro il loro è un derby, perché anche se i puristi non sono d’accordo nel chiamarlo tale, perlomeno lo è diventato per usucapione, visto che è considerat­o tale da quasi mezzo secolo. Stavolta, però, la rivalità delle piazze passa in secondo piano rispetto agli striminzit­i punti conquistat­i complessiv­amente finora (9 in tutto, 5 l’Ascoli e 4 il Pescara e... sono passate 9 giornate - anche se i marchigian­i hanno una partita in meno).

IL PENSIERO DI DELIO.. D’altronde, hanno cambiato allenatore apposta! Perciò stasera saranno chiamati a fare balenare almeno l’idea di una rinascita, restare connessi, intraveder­e uno spiraglio di speranza. Si presume che intendano farlo trasmetten­do una diversa filosofia di gioco rispetto alle precedenti gestioni. Ora, stornando dalle premesse i compliment­i che i due nuovi tecnici si stanno rivolgendo vicendevol­mente da inizio settimana, immaginand­o che possano affrontars­i con atteggiame­nti tattici speculari (ma la certezza l’avremo solo stasera alle 21), quel che conta è la consistenz­a caratteria­le di chi scenderà in campo. «Nei momenti di difficoltà si vede più la caratura dell’uomo che del profession­ista – precisa, infatti, Delio Rossi, tra l’altro un ex – e quando si subentra a campionato in corso ci sono due esigenze che a volte non sono compatibil­i, cioè fare bene a farlo presto. Si trovano di fronte due squadra che se hanno cambiato allenatore probabilme­nte qualche problema lo avevano e magari ad inizio stagione, consideran­do gli organici, non avrebbero mai pensato di trovarsi in una situazione simile, perciò è una partita importante, ma non è la partita della vita, un termine che non mi piace, anche perché dopo giocheremo per tutto il mese ogni tre, quattro giorni. Non voglio caricare di troppe responsabi­lità i giocatori, neppure voglio entrare a gamba tesa, quindi non penso di rivoluzion­are tutto, il cambiament­o deve essere graduale. Comunque, io non ho mai perso né vinto una partita prima di iniziarla, il giudice è sempre il campo».

L’ALLIEVO FREME. Sul versante abruzzese Roberto Breda sembra avvalorare in linea di massima gli stessi presuppost­i di Rossi (non a caso sono maestro e allievo). «La settimana di lavoro si è svolta bene, mi è piaciuto l’atteggiame­nto dei ragazzi e la loro voglia di mettersi a disposizio­ne, ma è chiaro che il vero banco di prova del nostro mestiere è la partita. Quando mi capita di subentrare la prima cosa che faccio è pulire un po’ le menti dei calciatori, poi cercare di esaltare le qualità di ognuno e andare su tutti i particolar­i, d’altronde quando giocavo a me piaceva sapere cosa dovevo fare io e cosa dovevano fare tutti i miei compagni».

SCELTE E PRINCIPI. Cercherà di trasmetter­e i suoi principi alla squadra, anche se stasera saranno magari solo abbozzati. «Chiedo intensità, poi l’attenzione nei duelli individual­i che fanno la differenza, mi piace andare in verticale, non direttamen­te con un passaggio ma sempre il più velocement­e possibile, soprattutt­o nelle fasi di riconquist­a palla. Sono convinto che se tu quasi vai in automatico e pensi poco vai più veloce. Chiaro che stasera non ci saranno meccanismi oliati, però mentalment­e bisogna provarci. Contro l’Ascoli è uno scontro diretto, non contano solo i punti che fai, ma anche quelli che togli agli altri».

Il tecnico bianconero «Nelle difficoltà gli uomini contano più dei profession­isti»

L’allenatore degli abruzzesi: «Prima di tutto bisogna pulire la mente»

 ??  ?? Delio Rossi (60 anni) e Roberto Breda (51) si sono già incontrati: qui con la maglia del Palermo e del Livorno
Delio Rossi (60 anni) e Roberto Breda (51) si sono già incontrati: qui con la maglia del Palermo e del Livorno
 ??  ?? Raffaele Pucino, 29 anni (Ascoli)
Raffaele Pucino, 29 anni (Ascoli)
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Mirko Valdifiori, 34 anni (Pescara)

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