PERUGIA SCHIACCIASASSI
Gli umbri vincono 3-0 il recupero e condannano Modena all’anonimato in classifica La Sir vola con Travica e coi punti di Leon nei momenti decisivi Petric e il muro non salvano Giani
Quaranta giorni dopo, Perugia torna ad assaporare il taraflex del PalaBarton. Riprendendosi di forza la vetta della Superlega grazie alla rotonda vittoria nel recupero su Modena, adesso staccata addirittura di 13 punti, cosa difficile da pensare ad inizio stagione dopo sole undici gare di campionato. Ma tant’è, passato lo stop causa Covid, i Block Devils hanno ormai ritrovato il ritmo che ne ha contraddistinto l’iniziale cammino, trascinati da un grande Travica, da un Ter Horst preferito ad Atanasijevic nel ruolo di opposto con ottimo costrutto (14 punti, molti determinanti), dalla stella Leon, un po’ altalenante ma feroce nei momenti topici, e sul finale dal talento cristallino di Plotnystkyi. Modena dal canto suo ha esibito un grande muro (10 con 4 a testa per Stankovic e Petric), ma si è disunito costantemente nei finali di secondo e terzo set.
Subito a tutto gas la formazione di Vital Heynen, con il turno al servizio di Plotnytskyi determinante per scavare un divario di grande sicurezza. Modena non trova continuità, commette qualche errore di troppo e soffre nel mettere a terra il pallone, perché i perugini in difesa sono tarantolati. Ed i contrattacchi che ne seguono trovano in Leon e Ter Horst terminali puntuali.
Giani prova la carta Lavia. Con un paio di attacchi da seconda linea il giovane calabrese si mette in evidenza ma la rimonta è impossibile; Perugia ben orchestrata da Travica si esibisce come nelle migliori occasioni. Gli emiliani capiscono di dover alzare il ritmo e a suonare la carica è l’ex Petric, autore di un parziale sontuoso. Lo schiacciatore serbo va a segno in ogni modo dalla banda (67% di realizzazione nel parziale), Modena trae giovamento da una maggiore pressione esercitata dai nove metri. Il muro giallo è implacabile con Vettori e Stankovic e i canarini provano a fuggire, ma ancora una volta devono fare i conti con i colpi determinanti di Leon. Il cubano si prende un paio di murate, ma quando il pallone diventa pesante non sbaglia un colpo. Perugia recupera prima con l’attacco in palleggio di Plotnytskyi, poi con la “bomba”di Ter Horst e sul finale grazie al turno al servizio del solito Leon. Modena protesta per un salvataggio di Christenson sul 2222 reso vano dalla decisione arbitrale, quindi l’implacabile caraibico sigilla il 2-0 perugino con Giani che si morde le mani.
La storia si ripete nel terzo set, con Modena brava a non mollare e con Vettori più incisivo. Ma come già accaduto, una volta avanti, Christenson & c. non trovano il guizzo per riaprire la contesa. Leon vanifica i muri vincenti di Stankovic e annulla il set-point degli ospiti, ma protagonista nel finale è uno straordinario Oleh Plotnytskyi: un ace fulmicotone e un parente stretto del servizio vincente, che consente a Leon di mettere il punto esclamativo finale.