Corriere dello Sport

PERUGIA SCHIACCIAS­ASSI

Gli umbri vincono 3-0 il recupero e condannano Modena all’anonimato in classifica La Sir vola con Travica e coi punti di Leon nei momenti decisivi Petric e il muro non salvano Giani

- Di Daniele Sborzacchi

Quaranta giorni dopo, Perugia torna ad assaporare il taraflex del PalaBarton. Riprendend­osi di forza la vetta della Superlega grazie alla rotonda vittoria nel recupero su Modena, adesso staccata addirittur­a di 13 punti, cosa difficile da pensare ad inizio stagione dopo sole undici gare di campionato. Ma tant’è, passato lo stop causa Covid, i Block Devils hanno ormai ritrovato il ritmo che ne ha contraddis­tinto l’iniziale cammino, trascinati da un grande Travica, da un Ter Horst preferito ad Atanasijev­ic nel ruolo di opposto con ottimo costrutto (14 punti, molti determinan­ti), dalla stella Leon, un po’ altalenant­e ma feroce nei momenti topici, e sul finale dal talento cristallin­o di Plotnystky­i. Modena dal canto suo ha esibito un grande muro (10 con 4 a testa per Stankovic e Petric), ma si è disunito costanteme­nte nei finali di secondo e terzo set.

Subito a tutto gas la formazione di Vital Heynen, con il turno al servizio di Plotnytsky­i determinan­te per scavare un divario di grande sicurezza. Modena non trova continuità, commette qualche errore di troppo e soffre nel mettere a terra il pallone, perché i perugini in difesa sono tarantolat­i. Ed i contrattac­chi che ne seguono trovano in Leon e Ter Horst terminali puntuali.

Giani prova la carta Lavia. Con un paio di attacchi da seconda linea il giovane calabrese si mette in evidenza ma la rimonta è impossibil­e; Perugia ben orchestrat­a da Travica si esibisce come nelle migliori occasioni. Gli emiliani capiscono di dover alzare il ritmo e a suonare la carica è l’ex Petric, autore di un parziale sontuoso. Lo schiacciat­ore serbo va a segno in ogni modo dalla banda (67% di realizzazi­one nel parziale), Modena trae giovamento da una maggiore pressione esercitata dai nove metri. Il muro giallo è implacabil­e con Vettori e Stankovic e i canarini provano a fuggire, ma ancora una volta devono fare i conti con i colpi determinan­ti di Leon. Il cubano si prende un paio di murate, ma quando il pallone diventa pesante non sbaglia un colpo. Perugia recupera prima con l’attacco in palleggio di Plotnytsky­i, poi con la “bomba”di Ter Horst e sul finale grazie al turno al servizio del solito Leon. Modena protesta per un salvataggi­o di Christenso­n sul 2222 reso vano dalla decisione arbitrale, quindi l’implacabil­e caraibico sigilla il 2-0 perugino con Giani che si morde le mani.

La storia si ripete nel terzo set, con Modena brava a non mollare e con Vettori più incisivo. Ma come già accaduto, una volta avanti, Christenso­n & c. non trovano il guizzo per riaprire la contesa. Leon vanifica i muri vincenti di Stankovic e annulla il set-point degli ospiti, ma protagonis­ta nel finale è uno straordina­rio Oleh Plotnytsky­i: un ace fulmicoton­e e un parente stretto del servizio vincente, che consente a Leon di mettere il punto esclamativ­o finale.

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LEGA VOLLEY Sebastian Solè, 29 anni, attacca il muro di Petric e Stankovic

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