LA METAMORFOSI DEL PIACENZA
La Gas Sales ha completato la sua rivoluzione tecnica
Perugia-Piacenza, prova del nove per due. Da una parte la capolista che deve confermare di aver ritrovato il suo ritmo partita migliore contro un sestetto in crescita e ambizioso, dall’altra la rampante squadra emiliana, che non ha lesinato sforzi e interventi per entrare tra le big di una Superlega che, mai come in questa stagione segnata dal Covid, sembra dover dare degli scossoni alle gerarchie consolidate.
La Gas Sales Bluenergy Piacenza, come ha detto a mezza bocca, forse per scaramanzia, nei giorni scorsi il d.g. Hristo Zlatanov, punta ad agguantare un posto in Europa e anche per questo non ha lesinato sforzi in estate e nemmeno in autunno, quando ha rivoluzionato staff tecnico e organico. Negli ultimi mesi sono stati cambiati diversi protagonisti, allenatore, preparatore, regista e negli ultimi giorni un centrale.
Per la squadra affidata, dopo l’inizio balbettante, a Lorenzo Bernardi è il momento di dare un’altra spallata alla situazione. Pur tra alti e bassi, si è dimostrata più forte degli infortuni, si è arrampicata sino al quinto posto, ma deve trovare soprattutto nella sua testa la consacrazione battendo non una grande, ma una grandissima. E quale occasione migliore di violare il PalaBarton perugino. Ma se appena due settimane or sono Leon e compagni, vinta una lunga battaglia con il coronavirus, alla ripresa hanno ceduto fragorosamente 3-0 a Monza, da allora hanno ritrovato il loro passo spedito, battuto Milano, superato la rivelazione Vibo Valentia e appena 48 ore fa lasciato le briciole a Modena, dando contro i ragazzi di Giani una dimostrazione di grande personalità con veementi rimonte nei finali del secondo e del terzo set.
FUORICLASSE. Piacenza scenderà in campo senza il suo bomber designato, il tedescone Grozer, che si è infortunato alla caviglia (per sopperire almeno parzialmente alla sua assenza in settimana è stato ingaggiato l’opposto ceco Michal Finger), ma avrà comunque un campione in più nelle proprie file. Dopo un lungo corteggiamento e una complessa trafila burocratica, è arrivato infatti in biancorosso Seyed Mousavi, 33 anni, centrale iraniano, uno dei migliori interpreti al mondo nel suo ruolo, che si è presentato dichiarandolo, con lo stesso sguardo sicuro di CR7, che Cristiano Ronaldo è il suo campione preferito. La sua storia in Superlega è cominciata marcando 7 punti (4 a muro) in poco più di un parziale contro Ravenna. Sembra l’uomo adatto per dare quelle certezze in più a una squadra che gioca un bel volley, ma troppo spesso manca dell’istinto del killer per chiudere i set e le partite, cosa di cui si è lamentato spesso Bernardi.
«Noi stiamo facendo un percorso - ha dichiarato Mister Secolo - e ci può stare che manchi ancora il “killer instinct”, quella caratteristica che serve quando è il momento di chiudere un set o una partita. Seyed, non lo scopro io, è uno dei centrali top a livello mondiale. Abbina enormi qualità tecniche a una grande determinazione e all’esperienza di aver giocato partite importanti a livello internazionale. Sicuramente lui ci aiuterà a raggiungere quello che è il nostro obiettivo reale».
La gara di domani pomeriggio ci dirà ancora qualcosa in più su Piacenza, ma ci deve anche dire se la Sir Safety è tornato lo squadrone senza pecche delle settimane pre-contagio, a soli due giorni dalla grande sfida di Champions nella bolla di Tours, in Francia (potrebbe esserci il forfait dei turchi dell’Arkas per Covid), dove Leon e compagni cominceranno la loro campagna continentale in una di quelle sfide tutte da vedere con i grandi rivali della Lube Civitanova.
Da coach Bernardi al centrale Mousavi: quante novità per centrare l’Europa!
Domani a Perugia per il salto di qualità «Ma adesso ci serve l’istinto del killer»