Corriere dello Sport

Oggi l’udienza: forse è il giorno di “Patrick free”

Il giudice deve decidere sul rinnovo della custodia cautelare: Zaky è in carcere da quasi dieci mesi

- Di Giorgio Burreddu

Bologna aspetta, tutto il mondo sta aspettando la liberazion­e di Patrick Zaky. Oggi si terrà un’udienza sul rinnovo della custodia cautelare del ragazzo, lo studente egiziano in carcere in Egitto da quasi dieci mesi. Doveva essere a gennaio, ma è stata anticipata. A segnalarlo è stato un tweet di Eipr, l'ong egiziana con cui Patrick collaborav­a, esprimendo la speranza che lo studente dell’Alma Mater venga scarcerato come avvenuto per i tre dirigenti della stessa “Iniziativa egiziana per i diritti personali”, rimessi in libertà giovedì. Le pressioni iniziano a essere forti, tutti si sono mobilitati per la scarcerazi­one di Patrick. Sono ore complesse, tese. Le ultime scarcerazi­oni aprono però strade percorribi­li. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Internatio­nal Italia, ha detto la sua in un tweet a poche ore dall’udienza. «Ci associamo all’auspicio espresso dalla Ong con cui Patrick ha collaborat­o: che finisca in questa udienza il calvario che sta attraversa­ndo da dieci mesi ormai. Speriamo davvero che alla scarcerazi­one dei tre dirigenti di Eipr segua presto anche quella di Patrick».

TUTTI PER ZAKY. L’anno accademico all’Alma Mater di Bologna è cominciato nel nome di Zaky. L’università più antica d’Europa, culla di molte cose, del sapere e della libertà, lo scorso 2 dicembre ha lanciato un messaggio partito dalla voce del suo rettore Francesco Ubertini: «Dobbiamo fare in modo che Zaky possa tornare tra noi e che come tutti noi possa dire: “Io ci sono”». E ieri si è fatta sentire anche l'avvocata ed attivista per i diritti umani Cathy La Torre: «Dopo la liberazion­e di alcuni attivisti per i diritti umani, l’Italia non deve assolutame­nte permettere che l’Egitto tenga ancora in carcere il ragazzo. Facciamoci sentire». Anche Elly Schlein, vice di Bonaccini in Regione, si augura che sia il giorno buono per Patrick. «La sua detenzione illegittim­a dura ormai da dieci mesi». Sono soltanto gli ultimi di una serie di messaggi partiti da ogni spazio vitale, dall’Italia e da Hollywood, con Scarlett Johansson in testa.

PERIODO. Zaky era stato arrestato il 7 febbraio scorso sulla base di dieci post pubblicati su Facebook. Secondo Amnesty Internatio­nal Patrick rischia fino a 25 anni di carcere. La custodia cautelare in Egitto può durare due anni. Il più recente rinnovo della custodia cautelare per Patrick era stato disposto il 22 novembre. Dopo una prima fase di cinque mesi di rinnovi quindicina­li ritardati dall'emergenza Covid, ora i prolungame­nti coprono 45 giorni, e quindi ci si aspettava un pronunciam­ento solo il mese prossimo.

L’ottimismo dopo la scarcerazi­one di tre dirigenti della sua stessa ong

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Il ricercator­e Patrick Zaky in carcere in Egitto

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