Spezia-Lazio Inzaghi: Voglio lo spirito di Champions
L’allenatore biancoceleste ha chiesto una reazione per scuotere la classifica Sono già tre le sconfitte rimediate in 9 gare di A Inzaghi: «Dobbiamo ritrovare motivazioni in campionato Voglio la stessa determinazione che vedo nelle partite europee»
Peccati di superbia e presunzione, imperdonabili. Li ha commessi la Lazio contro l’Udinese, li denunciò a caldo Inzaghi senza usare parole ad effetto, senza contrabbandare attenuanti. Lo scudo Champions sarebbe comodo da utilizzare per nascondere le pecche in campionato, non è consentito farlo. In Europa tutti i sogni diventano possibili (imbattibilità prolungata e ottavi avvicinati), in serie A tutti i fantasmi sembrano veri (difesa da incubo e 3 sconfitte in 9 partite). Basta sbandamenti, Simone ieri ha fatto varie raccomandazioni ai suoi: «Dobbiamo ritrovare le motivazioni in campionato. Voglio vedere la stessa determinazione vista in Champions». Ognuno, dentro di sé, pescando dove vuole, deve riuscire a dare il massimo in ogni partita. Non si può volare in Champions e scivolare in campionato, siamo sempre lì: «Una grande squadra deve avere sempre motivazioni alte in tutte le partite. Adesso mettiamo testa e cuore alla gara con lo Spezia, sarà una sfida insidiosa da disputare nel migliore dei modi».
GLI OSTACOLI. Sul bilancio iniziale del campionato pesano questi numeri. In nove giornate la Lazio ha perso tre partite (a fronte di 4 vittorie e 2 pareggi), le stesse sconfitte si erano contate in 29 gare dello scorso campionato. La Lazio dell’ultrabomber Immobile ha il peggior attacco dei primi tempi (tre reti segnate come il Verona). C’è un record negativo anche in difesa: nell’era dei 3 punti (stagione 1994-95) non si erano mai beccati 16 gol in 9 turni (non accadeva dal 1992-93). Inzaghi cerca equilibrio e continuità di prestazioni tra una competizione e l’altra: «Contro lo Spezia ci aspetta una partita con molte difficoltà, incontriamo un avversario che sta disputando ottime gare. Dovremo fare una prestazione importante, servirà organizzazione dal punto di vista tattico. Farò le scelte più giuste valutando le condizioni di tutti dopo la partita con il Dortmund». Lo Spezia ha perso solo una delle ultime sei gare di campionato (1 vittoria, 4 pareggi), ci è riuscito tenendo la porta inviolata nelle ultime due uscite. Si gioca a Cesena perché il Picco non è ancora pronto, la squadra di Italiano pur giocando lontano da casa cerca la prima vittoria interna in assoluto in Serie A (finora 2 partite pareggiate e 2 perse), ha raccolto l’80% dei punti in trasferta, è la percentuale più alta del campionato: «Italiano è un ottimo allenatore - ha detto ieri Inzaghi ha dato un’impronta importante a una squadra che gioca un ottimo calcio, alternano fasi di pressing a fasi di possesso palla».
IL CAMPO. Il Manuzzi è stato riqualificato. Fino a due anni fa aveva un manto erboso in erba naturale per l’80 per cento, il resto in sintetico. Cesena nel 2019 ha ospitato gli Europei Under 21: il campo è stato allargato da 67 a 68 metri, zolle di erba naturale sono state impiantate sopra al vecchio manto sintetico. L’erba artificiale crea apprensione in chi non è abituato a giocarci per via del rischio infortuni. Nel 2011 la Lazio di Reja giocò contro il Cesena sul sintetico, finì 2-1 per i biancocelesti (Hernanes e Klose). Edy era stanco dei fischi, alla vigilia rassegnò le dimissioni (una delle tante volte) e Lotito lo convinse a ritirarle. Oggi a Cesena ci sarà Peruzzi, il club manager è di nuovo in sella dopo la lite pre-Crotone, sarà la prima partita dal suo ritorno. Corsi e ricorsi della mitologia familiare laziale.
«Una grande squadra ha fame in tutte le partite Battiamo lo Spezia»