Abraham, oggi il test decisivo
ROMA - Il premio di giornata al tifoso più innamorato va a un signore di 86 anni che ieri si è presentato ai cancelli di Trigoria: «Buongiorno, so che il nostro centravanti ha dei problemi a un piede. Ho preparato delle talloniere artigianali che gli consentiranno di giocare contro la Juventus». Non sappiamo come abbia reagito lo staff medico della Roma alla manifestazione di supporto. Ma di sicuro Tammy Abraham non si è arreso all’idea di saltare la trasferta allo Stadium.
LA GIORNATA. Come nei migliori stereotipi dell’atleta scrupoloso, ieri Abraham è stato il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene: ha cominciato la sua giornata di terapie alle 9.30 e l’ha conclusa dopo le 16 tra macchinari analgesici (tecarterapia, laserterapia, ultrasuoni), massaggi sui lettini, esercizi per mantenere il tono muscolare. Uscendo dai cancelli con il fuoristrada nero - arrivato da Londra, con guida a destra - si è mostrato ottimista davanti ai cronisti. «Spero di esserci domenica» ha detto, ripetendo quanto già aveva sussurrato dietro alla mascherina all’aeroporto di Fiumicino, appena sbarcato dall’Inghilterra.
A-DAY. Il giorno decisivo è oggi, vigilia della partita. Quando Mourinho riabbraccerà anche
Matias Viña, di ritorno dal Sudamerica. Abraham farà un provino sul campo per capire se può correre e calciare senza problemi. A quel punto insieme a Mourinho deciderà se sia il caso di partire con la squadra.
TEST. L’ostinazione con la quale sta lavorando in questi giorni induce all’ottimismo, almeno per una convocazione e magari un impiego part-time. Ma Mourinho deve pensare anche all’ipotesi peggiore, cioè non averlo. E ieri a Trigoria ha provato nella stessa formazione, con le pettorine blu, l’attacco che potrebbe cominciare la partita di Torino: c’erano Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan e Shomurodov, che allo Stadium ha già giocato uno spezzone di partita con la maglia del Genoa. Sarà lui il vice Abraham, come era logico comprendere dalle gerarchie tecniche delle prime settimane.