Sottil-Baroni, duello da playoff
Al Del Duca il match-clou dell’8ª giornata tra Ascoli e Lecce, pretendenti alla Serie A Il tecnico bianconero: «Vogliamo conquistare un grande risultato» Replica il giallorosso: «Vincerà chi sbaglierà di meno. Ai miei chiedo grinta e concentrazione»
Oggi al “Del Duca” va in onda l’ennesimo match clou in versione playoff di questo inizio stagione, con le due squadre - Ascoli e Lecce, divise da un solo punto - ben incastrate nelle zone nobili della classifica e (per quanto ogni pronostico possa sembrare prematuro), in proiezione, pronte a duellare fino alla fine per la serie A. Per l’Ascoli questa è certamente una lusinga, visto che nelle ultime stagioni doveva preoccuparsi soprattutto di guardarsi le spalle. Però, a margine della stessa lusinga, avrebbe piacere di cambiare la scena finale del film, visto che nei precedenti contro Benevento e Brescia ha preso una scottatura ancora dolorosa. In questi casi è utile riflettere sugli errori commessi e cercare di non ripeterli. Magari sarà stata utile anche la sosta, infatti il tecnico marchigiano Andrea Sottil ne fa cenno.
«In questi quindici giorni abbiamo lavorato molto bene cercando di migliorare a livello tecnico, tattico e fisico. L’obiettivo è stato raggiunto. Sono contento di come la squadra ha lavorato, con grande armonia, serenità e concentrazione».
NUOVI SOCI. Ieri, intanto, il patron Massimo Pulcinelli ha presentato ufficialmente i nuovi soci e, al contempo, gli ultras bianconeri hanno annunciato il loro ritorno sulle gradinate: un combinato disposto che potrebbe dare un input non trascurabile ai bianconeri. «E’ un motivo in più - continua Sottil - per fare una grande prestazione e portare a casa un grande risultato. Ben vengano nuove forze a dare entusiasmo e spero che gli ultras spero riempiano lo stadio: per noi sono fondamentali, soprattutto in casa. Questa è una partita di cartello e la spinta del nostro pubblico può fare la differenza».
CORAZZATA. A chiudere, Sottil fa una doverosa riflessione sull’avversario di turno: «Il Lecce è una corazzata e noi abbiamo grandissimo rispetto per quello che sta facendo, anche se siamo altrettanto pronti. Dovremo fare una gara di grande applicazione, determinazione e concentrazione, di intensità. Insomma, anche noi abbiamo le nostre armi e dobbiamo metterle in campo».
BARONI. Da parte sua il tecnico giallorosso, Marco Baroni, magari apprezzerà pure i complimenti di Sottil, ma certo non si fa incantare. Anzi, ricambi. «L’Ascoli ha giocatori importanti in tutti i reparti, sta facendo un campionato di livello. Inoltre il “Del Duca” è un campo complicato, dove troveremo di fronte una squadra “accesa” che vorrà fare una partita importante. Poi è ovvio che questa partita verrà portata a casa da chi sbaglierà di meno. Le transizioni saranno fondamentali, così come la gestione delle palle perse. Noi pratichiamo un calcio dinamico e con la dinamicità si può mettere in difficoltà chiunque. Dai miei mi aspetto una ripartenza dopo la sosta con grande piglio e con grande attenzione. Abbiamo svolto due settimane di lavoro, siamo una squadra giovane, l’uomo è una macchina perfetta e sa recuperare bene dagli sforzi. È importante mantenere un livello alto di lavoro. Ai miei dico sempre che giochi come ti alleni, quindi se vai piano in allenamento vai piano anche in partita. La squadra sta bene fisicamente e mentalmente, non dobbiamo guardare quello che abbiamo fatto ma quello che abbiamo davanti. Abbassare la tensione è un errore che non possiamo permetterci».
CALCIO ALL’ANTICA. Al di là della contingenza, quello di Baroni è il discorso funzionale a un lavoro di prospettiva. «Il calcio statico è un calcio passato, il calcio di oggi è dinamismo in entrambe le fasi. L’unico modo per mettere in difficoltà l’avversario è muoversi. Se sei lento nella circolazione e non fai movimento l’avversario è facilitato. Stiamo facendo una ricerca costante, da questo punto di vista abbiamo ampi margini di miglioramento».