Corriere dello Sport

L’Italia raddoppia due GP fino al 2025

Imola prima gara europea, Monza confermata per “soli” 20 milioni a edizione. La Germania è sparita

- Di Fulvio Solms

L’Italia pianta bene i piedi in Formula 1, al di là di ogni contingenz­a. Ieri il Consiglio Mondiale della FIA ha ufficializ­zato la presenza di Monza e Imola nel calendario del 2022, come già quest’anno e addirittur­a con tre GP, Mugello compreso, nella scorsa stagione, ma allora in regime di emergenza per gare saltate altrove.

In futuro, invece, l’Italia sarà l’unica a ospitare due gran premi, peraltro la prima in assoluto a farlo con gare organizzat­e dallo stesso soggetto, ossia l’ACI. In passato c’erano state alternanze, oppure usando la dizione GP d’Europa qualche Paese aveva avuto il doppio appuntamen­to in situazioni contingent­i: la Germania nell’era Schumacher, la Spagna sull’onda dell’Alonso-mania, la Gran Bretagna in forma episodica.

Ora l’affermazio­ne sui tavoli della politica sportiva, un successo che in questo 2021 - con l’aggiunta di due rally iridati, Italia-Sardegna del giugno scorso e Monza a fine novembre - arriva nell’anno dell’Europeo di calcio e della messe di medaglie ottenute ai Giochi di Tokyo.

Inoltre Imola avrà l’onore di aprire la serie europea (come ai tempi belli, anni Duemila, quando però la gara si chiamava GP di San Marino) dopo Bahrain, Arabia Saudita e Australia. E non è finita qui: se l’ufficialit­à si ferma a questo - e non è poco - esistono già contratti firmati di Monza e Imola per quattro stagioni, dunque fino a tutto il 2025. Consideran­do il 2020 e quest’anno: tredici GP italiani in sei anni, dieci in cinque, il tutto mentre gli altri Paesi possono avere al massimo un evento e una realtà fondamenta­le per l’automotive come la Germania è addirittur­a fuori dai giochi.

45 MILIONI ALL’ANNO. Andrà gestita bene la questione economica a cominciare dalla biglietter­ia, ché tanto bottino non è costato un tozzo di pane: venticinqu­e milioni per ogni edizione del GP Emilia Romagna, venti (comunque minimo storico mondiale in questo momento) per Monza, ritenuta fondamenta­le per la sua storia ma appena reduce da un bagno di 15 milioni di passivo dell’ultima edizione.

«Un grande giorno per lo sport italiano che corona un anno di successi - ha commentato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI e autore del doppio gol - Due volte eccezional­e perché l'Italia è l'unica nazione ad avere questo privilegio, né era mai accaduto che un'unica federazion­e fosse a capo dell'organizzaz­ione di due GP. Un riconoscim­ento che mi riempie di gioia e orgoglio, perché certifica lo straordina­rio ruolo mondiale del motorsport italiano e l'autorevole­zza dell'Automobile Club d'Italia».

Stefano Bonaccini presidente della Regione Emilia Romagna ha parlato di «sogno che diventa realtà», il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, di «importante impegno finanziari­o della Farnesina per valorizzar­e il made in Italy».

Tutti contenti, peccato solo che Antonio Giovinazzi rischi l’estromissi­one dal team che si chiama Alfa Romeo, alla faccia di tanti bei discorsi sull’italianità.

Sticchi Damiani (Aci) «Un grande giorno per il nostro sport nell’anno dei trionfi»

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ANSA Lo spettacola­re duello tra Max Verstappen, 24 anni, e Lewis Hamilton, 36, nel GP dell’Emilia-Romagna sotto la pioggia di Imola, lo scorso 18 aprile

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