Attenta Fiorentina, arriva la Lazio Italiano fa gli scongiuri e si prepara
Dal 2011 negli ultimi 22 confronti solo 5 vittorie viola contro le 14 biancocelesti (con 24 gol a 35) Il tecnico aspetta il rientro dei sudamericani
Quante storie ci sono dentro Fiorentina-Lazio, partita che classifica alla mano mette di fronte due squadre in corsa per l’Europa. Attesa una, un po’ meno l’altra (e va a suo merito), cioè l’altra è la squadra di Italiano che per continuare a inseguire un sogno che può diventare obiettivo ha una priorità: vincere e proseguire sul percorso tracciato da agosto ad oggi. Compito non facile per Biraghi e compagni, lo dice appunto anche la storia: quella “vera”.
CONTROTENDENZA. Dal 2011 ad oggi, cioè contando le dieci stagioni precedenti a quella in corso, sono stati 22 i confronti diretti tra Fiorentina e Lazio, compresa la partita dell’Olimpico del girone d’andata decisa da un gol di Pedro e compreso il quarto di Coppa Italia 2017-18 con il gol firmato da Lulic a mandare in semifinale la formazione capitolina: complessivamente sono state 5 le vittorie di marca viola contro le 14 degli avversari biancocelesti che prevalgono piuttosto nettamente anche nel conto dei gol (35-24). La Fiorentina con la Lazio ha una percentuale di successi pari al 22,7 e solo con Juventus (16 per cento) e Napoli (16,7) ha fatto peggio, sempre prendendo come riferimento le ultime dieci stagioni e sempre le sfide alle grandi del nostro calcio: Italiano proverà a bissare l’impresa della formazione viola nel testa a testa più recente al Franchi (2-0 alla quart’ultima dello scorso campionato) per dare spessore al sogno/obiettivo.
OGGI E’ IL GIORNO. Non che l’avvicinamento alla Lazio cominci in questo mercoledì, ovviamente no, ma forse oggi è il giorno in cui il tecnico siciliano può in
effetti iniziare a comporre il mosaico di squadra da presentare completo sabato sera. E questo perché Saponara e Biraghi hanno avuto il via libera al rientro in gruppo dopo i controlli medici di ieri e perché proprio da stasera inizierà il basilare recupero dei sudamericani con il rientro di Gonzalez e Quarta dall'Argentina, a cui farà seguito quello di Torreira domani all’ora di
pranzo e infine quello di Pulgar nella serata. A proposito del centrocampista cileno, la giornata di ieri è trascorsa senza aggiungere niente a quanto si sa da giorni: l’accordo tra Fiorentina e Galatasaray per il prestito c’è (mercato turco aperto fino all’8), il sì del calciatore al trasferimento ancora no. Sorprese a quanto stabilito non ce ne dovrebbero essere e forse serve che Pulgar sia a Firenze per chiudere l’affare in maniera definitiva.
T COME TRE. I dubbi, almeno quelli principali. Terracciano che manterrà il posto da titolare a scapito di Dragowski, il succitato Torreira che sta facendo gli straordinari per essere disponibile e pronto subito dal primo minuto, la formula del tridente per battere la Lazio con l’abbondanza che Italiano ha adesso là davanti. Proprio per la delicatezza del ruolo e per le risorse ridotte all’osso, con Pulgar come detto in lista di partenza e Amrabat comunque da considerare in subordine (la Fiorentina aspetta comunicazione dalla Federcalcio del Marocco per il ritorno dell’ex Verona), tutti i riflettori sono puntati sul regista uruguaiano: che ieri, dopo il tampone negativo al Covid-19, è tornato ad allenarsi sui campi dell’Insitucion Atletica 18 de Julio, il club della sua città natale Fray Bentos. Allenamento con vista sulla Lazio.