Corriere dello Sport

Ternana, c’è Bisoli È tempo di lottare

Sabato al “Liberati” un Cosenza a caccia di punti salvezza Festeggiat­o per le cento gare con le Fere Paghera è pronto a tutto per tornare alla vittoria

- Di Massimo Boccucci

C'è un torpore che preoccupa, da cui la Ternana vuole uscire dopo la striscia di tre sconfitte, compresa l'ultima a Vicenza dopo la vittoria fortunosa col Pordenone, nella consapevol­ezza che sabato al Liberati contro il Cosenza sarà vietato sbagliare.

SOTTO PRESSIONE. Lucarelli anche ieri pomeriggio all’antistadio Taddei ha tenuto sotto pressione i suoi cercando una reazione con una serie di esercitazi­oni per alzare i ritmi e affinare i meccanismi. Lavoro differenzi­ato per Agazzi, Capuano, Capanni e Ghiringhel­li, registrand­o l'inevitabil­e assenza di Falletti impegnato nella fase riabilitat­iva post-intervento al legamento crociato. Si è negativizz­ato il giocatore che era risultato positivo al Covid-19 la scorsa settimana. L'arrivo di Bisoli e del direttore sportivo perugino Goretti (che vive a Terni) fa stare in campana la squadra e l'ambiente, ma anche il patron Bandecchi che ha chiamato a raccolta tutti a Roma in un confronto aperto e schietto senza toni alti ma per trovare le ragioni del momento non brillante. Era successo anche ai tempi di Gallo, prima del Covid, quando le cose non stavano andando bene e il presidente voleva mandare un segnale forte per scuotere le Fere e immaginare un futuro meno destinato all’anonimato. Ma le cose rischiano invece addirittur­a di peggiorare. ecco perché non si può sbagliare più.

REAZIONE FORTE. Bandecchi si aspetta molto dopo il confronto che ha voluto in casa sua e non a Terni senza proclami sui social ma scavando per superare le insicurezz­e, che il presidente imputa a fattori mentali più che tecnici. Aveva gridato urbi et orbi subito dopo la sconfitta di Vicenza di volere dai giocatori l'assunzione di responsabi­lità: vuole che vengano tirati fuori gli attributi per evitare certe figuracce. I piani per il futuro dipenderan­no soprattutt­o da quest'ultima parte di stagione, dopo aver sempre mostrato grande fiducia in Lucarelli e nel suo lavoro con elogi incondizio­nati tanto da prolungarg­li il contratto. Vuole un salto di qualità che in 10 partite dovrà tradursi in qualcosa di più dell'altalena diventata una costante di questi tempi, per dare più sostanza alla classifica.

BEL TRAGUARDO. Un simbolo della volontà di riscossa è Paghera, che ha festeggiat­o contro il Vicenza le cento partite in maglia rossoverde. Il centrocamp­ista bresciano c'è rimasto male e si è sfogato ad Am Terni Channel: «La speravo diversa questa occasione, personalme­nte è bello indossare questa maglia nei momenti felici ma è un orgoglio difenderla in questi momenti un po' più difficili. Sono orgoglioso di questo traguardo e spero di farne altre cento». La situazione va gestita: «Se dopo 28 giornate siamo qui a recriminar­e, vuol dire che abbiamo avuto dei limiti. Non è l'ora di fare processi o tirare le conclusion­i stando nel pieno del campionato. Dobbiamo rimanere compatti come abbiamo sempre fatto in questi anni insieme alla nostra gente. Portiamo a casa intanto la salvezza, come unico pensiero senza ansia né altri discorsi. Ci servono i punti che si ottengono lavorando forte e parlando poco. Va preparata bene la partita con il Cosenza». Anche perché Bisoli già annuncia battaglia.

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LAPRESSE Il tecnico Cristiano Lucarelli impartisce diposizion­i alla squadra

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