INTER E NAPOLI, MERTENS E DZEKO:
In Champions come in campionato si verificano scelte discutibili. Si parla di sconfitte onorevoli, ma se c’erano loro…
Gentilissimo Cucci, bella Inter in Inghilterra contro la miglior squadra dell’Europa. Con il Liverpool abbiamo praticato un bel calcio giocando alla pari, non avessimo regalato quei gol a Milano, e colpito quella traversa sullo 0-0, probabilmente avremmo avuto più probabifronte lità di eliminare i mostri sacri, se poi ci mettiamo anche l’assenza di Barella!! Comunque inutile piangere sul latte versato, ne siamo usciti a testa alta considerando anche il fatto che abbiamo giocato in 10, perché Vidal sta usufruendo… della quota 100: ho notato che colpiva il pallone solo con le tempie, con la avrebbe distrutto quella bella cresta!! E una parte dell’incontro addirittura in 9 per l’espulsione di Sanchez, espulsione che ci stava tutta, anzi dirò di più poteva anche essere espulso precedentemente per quella entrata sul ginocchio dell’avversario. Non mi sono piaciute le sostituzioni, mi è sembrato che Inzaghi volesse difendere il vantaggio di uno a zero, anziché cercare (con rischio contropiede) il secondo gol. Assurdo mettere in campo Gagliardini e Vecino, la mossa giusta era Dzeko e Gosens…ORA AVANTI PER LO SCUDETTO.
Riccardo Ducci, Rimini,
gmail.com
Solo un quarto d’ora a Ciro il cannoniere
Caro Cucci, a fine partita Insigne ha detto: «Era una grande occasione e l’abbiamo sprecata, dando un enorme dispiacere ai tanti tifosi che erano allo stadio. Nessuno si ricorderà di noi, se giochiamo partite del genere». Caro Insigne, purtroppo non è la prima volta, quando siete stati a pochi passi da un traguardo importante, avete fatto come quel cavallo che, in testa alla corsa, rompe in dirittura d’arrivo e viene squalificato. Il tuo intervento sarebbe stato costruttivo se avesse esplicitato il motivo o la causa per le occasioni sprecate. Personalmente credo che siete giocatori adatti per una squadra che non ha grosse ambizioni, e quando avete fatto un passo più lungo della gamba vi è venuta la tremarella. Domenica sera anche il “filosofo” Spalletti ci ha messo del suo, facendosi imbrigliare a centrocampo dal suo collega Pioli, senza trovare una minima contromossa. Ha riproposto lo spento Zielinski nella formazione iniziale, lasciando Osimhen a battagliare inutilmente da solo contro i due centrali del Milan. Con tanti giocatori sotto tono mi sarei aspettato due cambi all’inizio del secondo tempo, invece i cambi sono stati tardivi e senza una logica, solo dettati dalla paura della sconfitta, e hanno creato solo confusione. Con i pochi minuti finali concessi a Mertens, capocannoniere di tutti i tempi del Napoli, lo abbiamo già messo sull’uscio della porta, quando sarebbe stato la spalla ideale per Osimhen. Caro Insigne, il dispiacere e la grande delusione che avete dato non ha colpito solo i presenti allo stadio, ma milioni di tifosi che speravano di scorgere dei leoni in campo.
Luigi Cacciapuoti,
libero.it
Diagnosi corrette, precisazioni condivise: per me Dzeko e Mertens devono giocare sempre. Inzaghi ha pensato al campionato? Auguri. Càpita (ricordo Sarri a Napoli) che certe rinunce costino capra e cavoli. Diverso il caso di Spalletti, forse non ha grande fiducia in “Ciro” e basta una sconfitta bruciante come l’ultima per sentir dire a certi tifosi “Vedete? Mertens come Totti e Icardi!”. Purtroppo oggi a Napoli chi è in discussione e Insigne. Per vincere ci vogliono i leoni, gridano i tifosi amareggiati. Io credo che innanzitutto serva un gruppo sereno e solidale. E questo vale per Spalletti come per Inzaghi.