Corriere dello Sport

Altro flop Psg 1,4 miliardi per una finale

Anche con Messi la Champions è andata male Dalla Superlega al caso Mbappé: il nuovo ko brucia tantissimo

- Di Davide Palliggian­o PARIGI

In 10 anni una finale (2020) e una semifinale (2021). Poi, tante eliminazio­ni precoci e brucianti. Quella di Madrid ha un sapore pessimo, forse ancor più brutto del 6-1 subìto dal Barça cinque anni fa nella celeberrim­a remontada del Camp Nou. L’eliminazio­ne, stavolta, è arrivata dopo 150 minuti dominati tra andata e ritorno. Ne sono bastati invece solo 30 di altissimo livello al Real Madrid per ribaltare i due gol di Mbappé e qualificar­si ai quarti di Champions League.

PERCHÉ BRUCIA. Il ko del Santiago Bernabeu è di quelli che hanno fatto godere in modo sproposita­to i tifosi madridisti e allo stesso tempo sportivame­nte umiliato quelli parigini. I motivi sono numerosi, vista la rivalità che si è venuta a creare negli ultimi anni tra i due club. Il Psg è stato il primo nemico della Superlega, progetto nato, annunciato, e poi momentanea­mente accantonat­o da Florentino Perez, il presidente del Real Madrid al quale per primo è venuta l'idea di crearsi un campionato a parte e solo per le big. Al Khelaifi, numero uno dei parigini, cammina a braccetto con Ceferin, presidente dell’UEFA con cui i Blancos, è risaputo, non sono per nulla in ottimi rapporti nonostante le 13 Champions in bacheca. A ciò si aggiunge un'ulteriore beffa: il giocatore che ha deciso la partita, Benzema, è un ragazzo cresciuto a Bron, banlieue di Lione, e che da sempre, per il Psg, non ha una spiccata simpatia. Dulcis in fundo, tra parigini e madrileni non scorre buon sangue anche e soprattutt­o per l’affaire Mbappé. Il fuoriclass­e, autore di due reti, è stato corteggiat­o troppo esplicitam­ente dal Real negli ultimi anni: un atteggiame­nto che il direttore sportivo Leonardo ha condannato apertament­e a più riprese. Mbappé, a fine stagione, andrà al Real Madrid da svincolato. Sembra, anzi, ha tutti i contorni per essere una bella presa in giro.

SOLDI SPESI MALE. Che chiude di fatto il primo decennio di proprietà qatariota, in cui il Psg ha speso un cifra enorme per inseguire l’ossessione Champions. Investimen­ti per 1,405 miliardi di euro che gli hanno permesso di vincere bene 27 titoli nazionali, ma nessuno trofeo internazio­nale. Negli anni sono arrivati grandissim­i campioni: Verratti, Pastore, Menez, Lavezzi, Ibrahimovi­c, Thiago Silva, Cavani, Beckham, David Luiz, Draxler, Neymar, Mbappé, Buffon, Icardi tra i più rappresent­ativi. La scorsa estate, invece, il Psg si è presentato ai nastri di partenza con l’ingaggio a parametro zero di Messi, Sergio Ramos, Donnarumma e Wijnaldum, a cui si sono aggiunti il prestito oneroso con riscatto già fissato di Nuno Mendes e l’acquisto di Hakimi dall’Inter.

Al Khelaifi-Leonardo, caos con gli arbitri: bandierine spezzate Video e minacce

SOPRA LE RIGHE. Al Khelaifi e Leonardo sono i principali artefici della costruzion­e di una squadra stellare che però non ha reso secondo le altissime aspettativ­e. La loro delusione dopo Madrid si è tramutata in uno sfogo sopra le righe riportato da più media spagnoli con il presidente e il direttore sportivo che avrebbero tentato di entrare negli spogliatoi degli arbitri per contestare l’episodio del pareggio madridista con il presunto fallo di Benzema su Donnarumma. Al Khelaifi, secondo Onda Cero, avrebbe addirittur­a spezzato una delle bandierine di un assistente che gli avrebbe chiesto di andarsene. L’episodio sarebbe stato filmato da un dipendente del Real Madrid poi minacciato verbalment­e di morte dal qatariota, secondo quanto raccontano le radio spagnole. Brutte scene su cui l’Uefa vuole indagare e proprio per questo, ieri, ha deciso di aprire un procedimen­to disciplina­re nei confronti di Al Khelaifi e Leonardo. Secondo il regolament­o, rischiano entrambi da uno a 15 match di sospension­e. L'ultima, brutta pagina di una serata da dimenticar­e.

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