Corriere dello Sport

Lega, gara a scacchi: verso un nuovo flop

- Di Pietro Guadagno

Lo scenario più probabile è che nemmeno oggi la serie avrà il suo presidente. Ormai, infatti, la corsa alla prima poltrona di via Rosellini è diventata una sorta di partita a poker in cui i giocatori puntano a vedere le carte dell’avversario, prima di esibire le proprie. Il risultato è che, se i club a favore di Andrea Abodi - Inter, Roma e Milan a tirare le fila, più sfumata al Juventus hanno scelto di non ufficializ­zarne ancora la candidatur­a, puntando a far “bruciare” Lorenzo Casini nella votazione prevista per oggi, le società che sostengono il Capo di Gabinetto del Ministero della Cultura, e che fanno capo a Lotito e De Laurentiis, sarebbero pronte a rispondere con la stessa moneta, ovvero a fare in modo che nemmeno stavolta si vada alle urne, come già accaduto 10 giorni fa. Lo scenario potrebbe mutare solo se uno de due fronti avesse gli 11 voti necessari per l’elezione: proveranno a fare la conta, ma nessuno ha ancora questa certezza. Tanto più che i club di proprietà americana che avevano proposto Bini Smaghi hanno già fatto sapere che, nel caso, oggi non esprimeran­no una preferenza. L’obiettivo sembra quello di arrivare ad una elezione senza l’avversario in campo. Ma così il rischio è di andare per le lunghe, oltrepassa­ndo alla scadenza del 24 marzo, dopo la quale la Figc sarà libera di commissari­are la serie A, come è effettiva intenzione di Gravina.

VERSO UN ALTRO FLOP. Allora cosa succederà oggi in via Rosellini? Ovviamente, Abodi non si presenterà. E, a meno di sorprese, non ci saranno nemmeno Masi e Bini Smaghi, che si erano di fatto già chiamati fuori. Resterebbe il solo Casini, come avvenuto nell’ultima Assemblea elettiva. Senza altri candidati, in quel frangente, aveva deciso di rinunciare al confronto con i club, rinviandol­o. Come si comporterà stavolta? La situazione è paradossal­e. Non sarebbe una sorpresa se i club che lo spingono lo convincess­ero a non comparire: rafforzere­bbe l’idea di non votare.

16 MARZO. Nessun accordo sul nuovo statuto. Senza, sarà il commissari­o ad acta Terraccian­o a stendere il testo definitivo, che porterà al CF del 16 marzo. In quell’occasione si parlerà anche di licenze nazionali, con la serie A che, tramite Percassi, anche ieri ha ribadito di non volere l’indice di liquidità come vincolo per l’iscrizione al campionato.

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Andrea Abodi
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Lorenzo Casini

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