Il nuovo Luis fa più bella la Lazio
Crea più occasioni, è terzo per tiri e adesso è vicino alla top five dei “corridori”
Ex peccatore convertito al sarrismo, al culto del gioco coniugato al rambismo e al podismo. Luis Alberto, Mago brontolone, oggi santifica Mau e si sta esibendo nella versione più compiuta. Analizzando i dati della Lega di A è il giocatore della Lazio che crea più occasioni da gol (45), è secondo per assist (7), terzo per tiri (33) ed è ad un passo dalla top five dei corridori (ora è sesto con 9,848 chilometri percorsi in media a partita). In estate Luis aveva rianimato tutte le ombre del passato. Ad agosto aveva litigato con Sarri, gli era sembrato un persecutore e s’era ritrovato in panchina alla prima di Empoli (anche perché fuori forma). A ottobre aveva messo un like al post di un tifoso anti-Mau. Da Sarri, sempre a ottobre, Luis Alberto s’era sentito dire «non possiamo permettercelo» salvo vedersi catapultato in campo contro la Fiorentina. Il finale di anno è stato altalenante, da metà dicembre in poi gli è scattato qualcosa come a tutta la Lazio. Il 17 dicembre, contro il Genoa, entrando in corsa, Luis servì due assist. A Venezia, il 22 dicembre, sempre subentrando, segnò l’1-3. Dal 6 gennaio in poi (Lazio-Empoli) ha sempre giocato titolare tranne con l’Inter. Non ha solo giocato, ha regalato colpi d’autore, un altro assist (a Bologna) e il gol contro il Cagliari, ispirato da un suo contropiede.
IL DETTAGLIO. Dalla 18ª giornata di campionato alla 28ª, in undici presenze, il Mago ha creato più occasioni da gol (24) rispetto a quelle create dalla 1ª alla 17ª giornata (21), in un arco di tempo maggiore. E si sta avvicinando alla soglia dei 10 chilometri percorsi (in media) a partita, è in scia ad un velocista quale Marusic e a combattenti quali Acerbi, Luiz Felipe, Immobile e Milinkovic. Contro il Napoli il Mago s’era piazzato dietro Milinkovic per chilometri percorsi (12,453 contro i 12,902 del Sergente). Contro il Cagliari è stato sui livelli di Immobile (9,08 chilometri percorsi contro i 9,162 di Ciro). Era stato lo stesso Luis, a inizio febbraio, a confessare di aver «avuto un momento difficile, poi ho trovato un equilibrio e adesso sto lavorando per la squadra, con i compagni stiamo apprendendo le indicazioni del tecnico. Con i buoni risultati è tutto più facile». Il Mago, negli stessi giorni, aveva scompigliato quelle dichiarazioni confessando di nuovo il desiderio di tornare in Spagna, salvo rettificare successivamente. Sarri ne ha apprezzato cambiamento e coinvolgimento: «Se ho una cosa da dirgli gliela dico in faccia e questo magari gli risultava strano all'inizio. Ora sa come sono e io com’è fatto lui. E’ un ragazzo serio e intelligente, la convivenza è più facile», una delle ammissioni più simboliche del tecnico riferite al caso
Luis Alberto.
IL MERCATO.
Cosa sarà del suo futuro nessuno lo sa. A metà febbraio erano rimbalzati rumors legati al Mago e alla Liga, il portale todofichajes.com aveva scritto che il Villarreal era pronto a mettere sul piatto 35 milioni di euro per averlo. Luis ha sempre sognato di giocare nel Siviglia. Prima del ritorno con il Porto lo spagnolo, in conferenza stampa, aveva sintetizzato la sua metamorfosi sarriana e rinviato ogni discorso futuro: «Sono cresciuto tanto fisicamente e difensivamente, come mi ha sempre chiesto il mister. Come qualità credo di poter fare di più e aiutare la squadra. Sono tranquillo e sono felice, ho ancora 3 anni di contratto e non ho problemi a rimanere qui».
Nelle ultime due gare sui livelli di Sergej e Ciro per quantità di chilometri percorsi
È secondo per assist e prepara un grande finale di campionato «Ora ho equilibrio»