Corriere dello Sport

Fiorentina in decollo serve la forza delle ali

La corsa all’Europa si gioca ormai sui dettagli: ma la Viola è solo 12ª per il contributo-gol di chi sta a lato del centravant­i

- Di Alberto Polverosi

Èdal ritiro di Moena che Vincenzo Italiano chiede gol alle sue ali. «Non li può fare tutti Vlahovic», ripeteva in quei giorni. Ora non li può fare tutti Piatek, anche se la media del polacco è ottima, 6 gol in 9 partite ufficiali. Arrivati a dieci giornate dalla fine, la Fiorentina si trova ancora in corsa per l’Europa. Lo deve in buona parte alle 17 reti di Vlahovic, a cui vanno aggiunte quelle di Piatek, ma per sperare in un obiettivo più corposo deve arrivare qualche gol anche dalle ali. Nella classifica con cui è corredato il servizio, si vede bene come il contributo di Gonzalez e compagni sia piuttosto modesto rispetto a quello di altri colleghi di ruolo. Nella graduatori­a abbiamo inserito anche le ali che ali vere non sono, come Caprari e Barak, come Bajrami e Di Francesco, si tratta però di giocatori che supportano una punta centrale, Simeone nel primo caso, Pinamonti nel secondo, come fanno le ali fiorentine.

PIÙ ASSIST CHE GOL. I cinque esterni di Italiano hanno segnato in tutto 8 gol su un totale di 46, vale a dire appena un sesto. Il problema è che Callejon, Gonzalez, Ikoné, Saponara e Sottil non hanno una carriera da eccellenti cannonieri. Callejon è arrivato l’ultima volta in doppia cifra (10) nel 2017-18 col Napoli, poi il massimo è 4; Gonzalez ne ha fatti 14 nel 2019-20, però nella Bundesliga B, mentre un anno fa sempre nello Stoccarda si è fermato a 6; Ikoné massimo 4 nel campionato scorso in Ligue 1 col Lilla campione di Francia; Saponara ha stabilito il suo record nell’Empoli del 2015 con 7 gol, ma allora giocava trequartis­ta e dal 2016 mai più di 2 reti; Sottil è arrivato quest’anno a 3 dopo le 2 reti del campionato scorso col Cagliari. A favore di tutt’e cinque parlano però gli assist, se Vlahovic ha segnato tanto, il merito è anche di chi lo ha rifornito: 13 assist non sono pochi. Tanto per dire, succedeva anche a Batistuta

con Rui Costa. A favore di Sottil, Ikoné e Gonzalez gioca pure l’età, in tre fanno 71 anni, sono tutti under 24, un margine di crescita è ancora possibile.

MEGLIO I BOLOGNESI. Sulle ali, attraverso il 4-3-3, l’allenatore ha costruito la sua squadra e la società il suo mercato. Gonzalez e Ikoné sono stati pagati una cifra consistent­e (l’argentino ha fissato il record di investimen­to nella storia della Fiorentina) e anche per questo la gente si aspetta molto da loro. Sono pezzi pregiati che domenica incontrera­nno sulle loro fasce giocatori meno considerat­i dal mercato ma che hanno segnato più di loro. Barrow (che Mihajlovic ha impiegato qualche volta anche come seconda punta alle spalle di Arnautovic) e Orsolini (esterno vero) hanno messo insieme 9 gol, quasi il doppio di Sottil-Gonzalez. E’ a quelle cifre che Italiano aspetta i suoi viola.

È Sottil il bomber più efficace dalle fasce, ma con appena tre reti realizzate

LA CRESCITA. Piede giusto o piede invertito, a destra per calciare di sinistro o a sinistra per passare dall’esterno, in ogni caso e in ogni modo quei gol alla Fiorentina servono. Se, pensando alle reti, dovessimo puntare su una sola delle ali viola faremmo il nome di Sottil. E’ il più giovane, ha una tecnica notevole, superiore al primo Chiesa fiorentino. Deve consolidar­e il suo carattere, deve capire che anche entrando nel secondo tempo, anche a 10 minuti dalla fine, uno come lui può piazzare il colpo decisivo.

 ?? ?? Le ali dalle quali Italiano attende un cambio di marcia e soprattutt­o dei gol: a sinistra Jonathan Ikonè, 23 anni, in A 1 assist e zero gol, Nicolas Gonzalez, 23 anni, 2 reti e 6 assist in questo torneo
Le ali dalle quali Italiano attende un cambio di marcia e soprattutt­o dei gol: a sinistra Jonathan Ikonè, 23 anni, in A 1 assist e zero gol, Nicolas Gonzalez, 23 anni, 2 reti e 6 assist in questo torneo

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