Iachini: Voglio la crescita Parma oltre l’emergenza
«Una gara per volta, poi vediamo» Tanti assenti, Buffon si è fermato
Pian piano, al di là delle dichiarazioni di circostanza che, mentre lanci un mini-abbonamento da 4 gare, devono tendere all’ottimismo, la speranza del Parma di arrivare nelle prime 8 si va sgretolando. La squadra non riesce a vincere le partite, ne ha portate a casa solo 7 su 28, e se ti trovi a nove punti dal traguardo con dieci gare da giocare ci vorrebbe come minimo una bella serie di vittorie.
Ipotesi rancamente difficile da pronosticare vista anche la situazione “sanitaria”. «Da ogni partita usciamo con 5-6 acciaccati - s’è lamentato ieri durante la conferenza stampa della vigilia il tecnico crociato, Beppe Iachini - questo fa parte anche di un discorso affrontato sabato e che non avevo mai toccato perché non mi piace lamentarmi. Sono stato anche io un giocatore, ma obiettivamente siamo una squadra tecnica e che cerca il risultato attraverso il gioco con giocatori di qualità, se vogliamo tutelare i tifosi e il bel calcio bisogna fare di conseguenza. Da ogni gara usciamo con alcuni calciatori acciaccati che perdono condizione fisica, dovendo stare fuori: a esempio, Benedyczak per tre volte senza che l’avversario fosse ammonito o che ci fosse fischiata la punizione a favore in alcuni casi, oppure Inglese e Tutino. Abbiamo perso un reparto in questo modo. Se i falli sono sistematici si interrompe il gioco, un giocatore non può fare 7-8 falli prima di un giallo, Vazquez prende almeno 20-25 falli a partita, Simy che viene preso a sportellate nel momento in cui fa salire la squadra; sono falli di ostruzione che non ti fanno legare il gioco. Poi c’è stato anche qualche infortunio muscolare, ma molti legati a falli di gioco».
Anche Buffon sarà ai box e tra i pali andrà il giovanissimo Turk. «Buffon ha un edema a un polpaccio, stiamo valutando, è difficile che possa esserci». In panchina ci sarà, dopo un mese, Pandev.
UNA PER VOLTA. A questo punto, dunque, continua il tecnico, «ci siamo posti l’obiettivo di affrontare una gara per volta giocando in casa e fuori con lo stesso atteggiamento, a Monza ad esempio lo abbiamo fatto con due esterni molto offensivi. La crescita della squadra è evidente. Causa infortuni praticamente non abbiamo potuto attingere dalle forze del mercato di gennaio ma guardiamo in prospettiva. Dobbiamo coniugare la valorizzazione dei giovani al riportare il Parma a lottare in questo anno e mezzo per la promozione, vogliamo creare una squadra di un certo tipo e che possa rendere i tifosi orgogliosi».
GORINI CHIEDE LA REAZIONE. Sull’altro fronte il tecnico Gorini aspetta la reazione del Cittadella al tremendo ko interno, 11 contro 9, con il Monza. «Il timore di un contraccolpo psicologico c’è, ma ho un gruppo intelligente, che ha già saputo reagire, e a me interessa la prestazione. Poi puoi vincere o perdere. Abbiamo comunque tutto per fare una grande prestazione. Anche senza Tounkara e Okwonkwuo portiamo avanti le nostre caratteristiche, non possiamo cambiare modulo senza lavorarci su. Il Parma ha giocatori che hanno fatto la Champions, e Iachini sta facendo un ottimo lavoro. Se credono ai playoff loro che sono a -9, perché non dobbiamo puntaci noi a -1?».
Gorini chiede ai suoi un riscatto: «Spero che il Cittadella sia capace di rialzarsi»