Corriere dello Sport

Una quota delle iscrizioni andrà al popolo ucraino

E al termine della gara i volontari raccoglier­anno gli alimenti in esubero per darli ai bisognosi

- Di Christian Marchetti ROMA

Cinquanta russi, cinquanta ucraini e un bielorusso. Bei tempi quando una frase simile introducev­a una barzellett­a, una di quelle in cui l'italiano di passaggio finiva poi per beffare tutti gli altri quanto ad "astuzia". Bei tempi quando il concetto di pace si dava (più o meno) per scontato. Bei tempi, nel migliore dei mondi possibili, dovrebbe inaugurare un evento come l'Acea Run Rome the Marathon. Nel suo piccolo, la storica Maratona di Roma cercherà di farlo partendo proprio da quei centouno che figurano nella ricca lista degli iscritti.

PACE. L'appello dunque resta: «Si fermi la violenza». Suona così l'intervento del sindaco Roberto Gualtieri, quando dice che «questa dovrà essere l'edizione della rinascita, orientata verso un messaggio di pace e solidariet­à. Come dimostra il fatto che una quota delle iscrizioni sarà destinata al popolo ucraino, costretto a fronteggia­re un attacco inaccettab­ile». «Volevamo una festa di liberazion­e dal Covid, visti i numeri in discesa - aggiunge l'assessore allo Sport Alessandro Onorato - e invece ci troviamo di fronte a una guerra, ma lo sport resterà sempre un veicolo di pace».

A margine, il presidente e a.d. di Sport & Salute Vito Cozzoli aggiunge il tema dell'accoglienz­a, andando anche oltre il 27 marzo: «Abbiamo raccolto l'appello del premier Mario Draghi quando parla di accoglienz­a e solidariet­à. È per questo che Sport & Salute ha mobilitato gli organismi sportivi in questi giorni drammatici. E stiamo raccoglien­do segni tangibili che metteremo a disposizio­ne delle popolazion­i colpite dal conflitto».

GIOVANI, AMBIENTE. Il 2022 è “l'anno europeo dei giovani” e da qui parte la partnershi­p istituzion­ale della Maratona con la Rappresent­anza in Italia della Commission­e europea. Il 2023, invece, sarà centrale per abbattere l'impatto ambientale e perseguire la sostenibil­ità. Ed è un altro argomento su cui l'organizzaz­ione lavora, in questo caso con il

Al via ci saranno cinquanta russi, cinquanta ucraini e un bielorusso

partner Circularit­y. Come è aperta la sfida agli sprechi alimentari: primo evento sportivo su suolo italiano, l'Acea Run Rome the Marathon li ridurrà drasticame­nte con il sostegno del Banco Alimentare, i cui volontari recuperera­nno gli alimenti in esubero nei punti ristoro, per poi girarli ai più bisognosi.

SPIRITUALI­TÀ. Nella carovana entrano poi di diritto Athletica Vaticana e Fiamme Gialle, unite con la Comunità di Sant'Egidio e le suore francescan­e nell'organizzaz­ione del pasto che sarà offerto ai poveri, giovedì 24 marzo, al Centro di accoglienz­a di Palazzo Migliori. Sempre Athletica Vaticana invita tutti alla Messa del Maratoneta di sabato 26, alle 18, nella Chiesa degli Artisti (Santa Maria in Montesanto) a Piazza del Popolo.

Tutti devono essere protagonis­ti nella Maratona di Roma. Lo saranno senz'altro la staffetta solidale e la cantautric­e e atleta paralimpic­a Annalisa Minetti. «Questa è la corsa del popolo», dice. Di tutti, appunto. Spalla a spalla, nel segno della pace.

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