Il Giro d’Italia femminile torna nell’élite
Da Cagliari a Padova, dieci tappe e oltre 900 chilometri per un Giro d’Italia femminile che da quest’anno fa ritorno nell’élite del circuito UCI Women’s World Tour. La 33ª edizione, in programma dal 30 giugno al 10 luglio, è stata presentata ieri dagli organizzatori di PMG Sport-Starlight, grazie alla collaborazione delle cinque regioni attraversate (Sardegna, Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto).
144. Vedrà in azione 24 squadre e 144 atlete, con la campionessa del mondo Elisa Balsamo ad attirare tutte le attenzioni su un percorso esigente disegnato anche dal c.t. della Nazionale femminile Paolo Sangalli. Dopo la cronometro iniziale in terra sarda, le tappe clou che faranno la differenza sono la settima con il Passo Maniva a oltre 1600 metri e la nona, che presenterà tre gran premi della montagna, tra cui Passo Daone come Cima Coppi dell’intera edizione.
MONTEPREMI. Inoltre rispetto al 2021 il montepremi è quintuplicato, passando a 250 mila euro (di cui 50 mila per la vincitrice) proprio nella stagione in cui tornerà anche il Tour de France femminile dopo 33 anni d’assenza. In futuro la collocazione in calendario potrebbe anche cambiare, come ammesso da Roberto Ruini, fondatore di PMG Sport e direttore generale del Giro Donne: «Stiamo accelerando un processo di crescita importante. Ricominceremo tornando in Sardegna dopo oltre vent’anni, con l’obiettivo di diventare un pilastro del calendario italiano a livello internazionale senza nulla da invidiare a nessuno».
DAGNONI. Soddisfatto anche il numero uno della Federciclismo, Cordiano Dagnoni: «L’importanza di questa corsa fa il paio con l’evoluzione del movimento ciclistico femminile in Italia e lo spettacolo sarà all’altezza di un percorso che propone mille ostacoli». La produzione televisiva prevista vedrà ogni giorno 120 minuti di riprese live, distribuiti grazie a un accordo con Discovery/Eurosport, network che garantirà una diffusione in oltre 160 Paesi nel mondo.