Corriere dello Sport

Carica Pioli «Il Milan non ci casca più»

Il tecnico adesso si fida del livello dei suoi «Contro l’Empoli serve il massimo, i giocatori lo hanno capito bene: forse abbiamo imparato la lezione dalle esperienze vissute finora»

- Di Antonio Vitiello MILANO

L’ultimo step che dovrà compiere il Milan per diventare una squadra vincente è riuscire ad ottenere punti contro le squadre della parte destra della classifica. Le formazioni che paradossal­mente hanno più messo in difficoltà i rossoneri sono le cosiddette piccole e non le big. Il Milan è primo per punti ottenuti negli scontri diretti, ora però deve fare attenzione a quelle sfide che sulla carta sembrano agevoli, come può essere l’Empoli questa sera. Davanti a quasi cinquantam­ila spettatori la squadra di Stefano Pioli si prepara ad affrontare la prima di dieci finali da qui al termine del torneo: «Siamo soddisfatt­i della prestazion­e a Napoli ma l'ultimo gradino è sempre la prossima partita, dobbiamo essere attaccati alla quotidiani­tà e al presente, che ci aiuterà ad affrontare al meglio la sfida con l’Empoli. Ho visto una squadra concentrat­a che si è preparata bene», ha dichiarato il tecnico dei rossoneri. «La nostra è stata una settimana regolare e ci siamo concentrat­i sul nostro metodo di lavoro e sulle varie situazioni individual­i». L’apporto del pubblico casalingo potrebbe fare la differenza: «La soddisfazi­one più bella è rendere i tifosi felici, quando ci riusciamo siamo contenti. La loro passione e il loro entusiasmo ci fanno bene e siamo orgogliosi di ritrovarli così numerosi e così caldi».

PUNTI PERSI. A fine anno saranno i punti persi con le piccole che inciderann­o sulla classifica, e il Milan ha già pagato dazio contro Spezia, Udinese e Sassuolo, accumuland­o due ko e un pareggio tra le mura amiche. «A me l'Empoli fa paura, abbiamo rivisto la partita d'andata e sappiamo che servirà dare il massimo. I giocatori sanno quanto sia importante in questo momento la partita, le esperienze del passato ci hanno insegnato qualcosa», ha spiegato Pioli. «L'Empoli è una squadra molto dinamica, tecnica, non è semplice andarli a prendere, dobbiamo lavorare con attenzione e lucidità. La squadra sa quali difficoltà incontrerà e sono convinto che arriveremo bene a questa sfida». Pure nella sfida d’andata, l’ultima prima della sosta natalizia, l’Empoli era riuscito a mettere in difficoltà il gruppo rossonero, giocando un calcio propositiv­o: «Loro possono giocare in diversi modi, sono imprevedib­ili, amano gli inseriment­i dei centrocamp­isti, sono partiti con l'obiettivo di salvarsi e sono molto vicini all'obiettivo, Andreazzol­i merita i compliment­i per il lavoro fatto. All'andata ci hanno creato molte difficoltà».

«Restano dieci gare e saranno tirate: vedo la squadra molto determinat­a»

VOLATA SCUDETTO. Con l’uscita di scena dell’Inter dalla Champions, entrambe le formazioni avranno solo due competizio­ni su cui lavorare. Ma per Pioli l’andamento delle altre squadre di vertice non conta: «Non pensiamo alle altre, saranno 10 partite tirate e difficili in cui le prime cinque cercherann­o di fare più punti possibili. Noi dobbiamo continuare a concentrar­ci di partita in partita». Ed è complicato anche stilare una tabella con possibili risultati da qui alla fine perché questo campionato ha già portato diverse sorprese: «Difficile fare previsioni, è stato un campionato particolar­e perché nessuno è riuscito ad allungare, continuo a pensare che le prime cinque siano molto forti e in grado di fare una striscia di vittorie consecutiv­e. Bisogna mantenere un livello sempre molto alto perché il campionato è difficile». La sfida di stasera potrebbe dare ulteriore slancio ai rossoneri e Pioli è convinto che i suoi non deluderann­o: «Vedo una squadra determinat­a, convinta e con la serenità necessaria per affrontare il finale di campionato».

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 ?? GETTY, LAPRESSE ?? Da sinistra: Stefano Pioli (56 anni); Olivier Giroud (35 anni); Zlatan Ibrahimovi­c (40 anni)
GETTY, LAPRESSE Da sinistra: Stefano Pioli (56 anni); Olivier Giroud (35 anni); Zlatan Ibrahimovi­c (40 anni)
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