Con Sergio Oliveira si guarda lontano
Superato l’infortunio al piede, deve confermarsi protagonista
Quella di giovedì è stata la partita di Sergio Oliveira, nel bene e nel male. Ha deciso con una girata finita all’incrocio dei pali la gara contro il Vitesse, nell’ultima azione del primo tempo. Ha regalato alla Roma la vittoria nell’andata degli ottavi di Conference League, che consente a Mourinho di ipotecare il passaggio ai quarti di finale. A dodici minuti dalla fine il portoghese è stato espulso per doppia ammonizione e dovrà saltare per squalifica la gara di ritorno, in programma giovedì all’Olimpico alle 21. Dopo un primo cartellino giallo al 25’ del secondo tempo, appena otto minuti dopo il portoghese, in una ripartenza in contropiede del Vitesse, ha incrociato le gambe dell’attaccante Grbic. Il calciatore austriaco è finito a terra e l’arbitro Raczkowski ha estratto senza esitazioni il secondo giallo per Sergio Oliveira. La reazione in campo è stata rabbiosa. Mentre si è avvicinato alla panchina giallorossa ha urlato all’indirizzo di Mourinho, quasi a giustificarsi: «I don’t touch him, non l’ho toccato». Il centrocampista ha ripetuto la frase altre tre volte, l’ultima all’indirizzo del quarto uomo, quando gli è passato davanti.
A segno all’esordio in Serie A, si è ripetuto al debutto in Conference dopo una flessione. Domani di nuovo titolare, si gioca il futuro
Sergio Oliveira è un centrocampista con il vizio del gol e anche alla Roma ha confermato questa sua attitudine. E’ andato a segno nella partita di esordio in campionato contro il Cagliari (su rigore) e poi a Empoli, dove ha fornito anche un assist. Si è confermato giovedì in Conference League. Per la squalifica di Mkhitaryan sarà confermato titolare anche domani a Udine. In tutto ha collezionato finora nove pre
IL GOL, QUESTO CONOSCIUTO.
senze in giallorosso, tra campionato, Coppa Italia e Conference League. In Coppa Italia contro l’Inter si era infortunato al tallone, ha continuato a giocarci nella partita successiva e avuto ancora fastidio. Così, d’accordo con Mourinho, ha deciso di fermarsi per una settimana ed è riuscito a guarire completamente. Ha saltato la partita di La Spezia e contro l’Atalanta è entrato nei minuti finali. L’espulsione non gli ha rovinato la serata, considerata la vittoria ottenuta dalla squadra.
IL FUTURO. Prima della partita contro il Vitesse, il general manager della Roma Tiago Pinto ha parlato anche dell’eventuale riscatto di Sergio Oliveira dal Porto a fine stagione: «Oliveira è importante: è arrivato a gennaio, ha fatto bene all’inizio e poi ha avuto alcuni problemi fisici. In Olanda ha un’occasione importante e a fine stagione vedremo».
Il suo ambientamento a Roma procede senza problemi. Prosegue le lezioni di italiano, ma già lo parla e lo capisce senza problemi. Rispetto ad altri suoi compagni stranieri, dopo due mesi dal suo arrivo già fa le conferenze stampa in Italiano.
Da quando è arrivato in prestito dal Porto, ha trovato spazio da titolare con le nove presenze collezionate, ma dopo una felice partenza il suo rendimento è calato. Complice l’infortunio al piede, per il quale in un primo momento aveva provato a stringere i denti. Il prezzo del riscatto è fissato in dodici milioni di euro, una cifra importante e la Roma dovrà fare un’attenta valutazione al termine del campionato.
Il suo procuratore, Jorge Mendes, lo stesso di Mourinho, sta lavorando per assicurare al suo assistito la conferma a Roma, ma alla fine l’ultima parola spetterà all’allenatore, che prenderà una decisione in base al rendimento del suo connazionale.