Romagnoli Lazio al rialzo offerta più ricca
Lotito è salito a 3,2 milioni più bonus, a breve nuovo vertice con i manager del difensore
Le bandiere non sono più di moda, ma qualcuno sogna ancora di diventarne una. Alessio Romagnoli è quel qualcuno. Di maglie laziali ne ha collezionate tante in questi anni, sempre da avversario e da tifoso biancoceleste. La maglia laziale vorrebbe baciarla e onorarla indossandola, difendendola. Lotito lo sta aiutando a realizzare questo sogno, gli ha concesso l’opportunità di giocare nella Lazio e gli ha offerto una paccata di soldi: la proposta da 3 milioni più bonus è aumentata, l’ultima è da circa 3,2 milioni di base fissa. Romagnoli deve decidere cosa fare, se seguire testa o cuore. La testa: muovendosi in scadenza può ambire a club che giocano per lo scudetto e in Champions. Il cuore: giocare nella squadra per cui tifa, il massimo delle ambizioni romanzesche. Ha aperto alla Lazio, non ha ancora pronunciato il sì. Il diesse Tare a breve incontrerà lo staff Raiola, gestisce il difensore del Milan. Un primo incontro c’è stato a febbraio, il prossimo può essere decisivo. La Lazio vuole stringere, deve garantirsi almeno un acquisto di valore attorno al quale ricostruire la difesa, prossima allo smantellamento. L’arrivo di Romagnoli è gradito a Sarri, lo stesso giocatore sa che agli ordini di Mau potrebbe crescere tecnicamente e tatticamente. Alessio ha 27 anni, firmerebbe per cinque anni, potrebbe chiudere la carriera in biancoceleste, così come ha sempre detto di voler fare. Lotito e Tare si sono mossi presto perché sanno che la Juve può tramare nell’ombra e che dall’estero possono spuntare ricche offerte. Romagnoli lascerà il Milan a zero, è una ghiotta preda di mercato. Sarri preferisce giocatori italiani, non ha dimenticato Casale del Verona, obiettivo di gennaio rimasto incompiuto, considerato da centrale e terzino. Dall’estero sono spuntate candidature meno suggestive e conosciute. Nei giorni scorsi è rimbalzato il nome Igor Zubeldia, anni 24, centrale spagnolo della Real Sociedad. Ha una quotazione superiore ai 10 milioni.
LE STRATEGIE. Serviranno due-tre centrali. Acerbi starebbe pensando di partire in estate, continuare a giocare sotto il fuoco della contestazione (da parte della Nord) non è facile. Lotito e Tare non trattengono nessuno controvoglia, se riceveranno un’offerta interessante la valuteranno. Luiz Felipe resta in scadenza, non rinnoverà, si attende solo l’ufficializzazione del suo addio. Partirà Patric, se accetterà l’offerta del Valencia. Gli spagnoli volevano prenderlo a gennaio, Sarri si oppose alla partenza, anche la Lazio. Il Valencia non aveva offerto soldi per acquistarlo, sperava si liberasse. Patric lo farà a giugno, anche lui è in scadenza e il pressing del Valencia è tornato ad essere forte. I centrali sono finiti, la Lazio può perderne tre su tre e ha ricevuto un messaggio da Vavro: «Non mi piace l'Italia. Non resterò lì, voglio restare al Copenhagen». Non rientrerà se il Copenaghen lo riscatterà, l’opzione di acquisto è fissata a 7 milioni, potrebbe essere ritrattata al ribasso, attorno ai 5 milioni.
I PORTIERI. Continuano ad arrivare conferme sulla volontà di Sarri di provare a prendere Kepa, vice di Mendy al Chelsea. E’ la prima scelta, per quanto proibitiva. Pesano i costi, inaccessibili senza un aiuto dei Blues. Il futuro del Chelsea è avvolto dai rebus dopo che i beni di Abramovich sono stati congelati. Restano in ballo i nomi di Sergio Rico (oggi al Maiorca, di proprietà del PSG) e di Carnesecchi, gioca nella Cremonese, è di proprietà dell’Atalanta. E’ spuntato anche Silvestri dell’Udinese. Romagnoli è il nome più caldo, mette d’accordo la Lazio e Sarri. Su tutto il resto devono risintonizzarsi.
Il centrale del Milan ha dato disponibilità ma non ha ancora pronunciato il sì
Il Valencia vuole chiudere con Patric Vavro: «Non torno l’Italia non mi piace»