PIATEK L’uomo giusto per l’Europa
Ha cancellato il fantasma di Vlahovic sogna di riportare in alto la Fiorentina Il pistolero ha messo all’angolo Cabral con gol e prestazioni di alto livello. Adesso non può fermarsi: Italiano conta su di lui
Una settimana fa è stato il primo a suonare il campanello d’allarme parlando di «due punti persi» dopo il pareggio contro il Verona. Adesso Krzysztof Piatek vuole farsi garante per l’Europa. Per continuare a sognare una qualificazione in campo internazionale c’è da ritrovare una vittoria che, in campionato, manca dal 20 febbraio scorso, dalla sfida con l’Atalanta, e col Bologna non si potrà sbagliare nulla. Lui, il centravanti polacco che fin qui sta segnando (tra campionato e Coppa), in media, una rete ogni 88 minuti, e che dal suo arrivo ha firmato almeno il doppio dei gol rispetto a qualsiasi altro compagno, è pronto a raccogliere la sfida.
TESTA AL FUTURO. E’ stato premiato dai tifosi della Fiorentina come calciatore del mese di febbraio e, dopo aver ringraziato, ha subito raccolto il guanto di sfida: «Pensiamo solo al futuro», ha scritto sui social, «si lavora ogni giorno di più per migliorare». Sì, perché oltre a trascinare la sua squadra sempre più in alto classifica, l’ex Milan ha soprattutto voglia di convincere i suoi dirigenti ad esercitare il diritto di riscatto (15 milioni). Vuole restare in Italia e la Fiorentina sarebbe il sogno perfetto. I numeri, ad ora, pendono tutti dalla sua parte: in campionato ha realizzato tre reti con 12 tiri (le altre tre sono arrivate in Coppa), in pratica facendo centro una volta ogni quattro. La missione, adesso, è quella di scalare il più possibile anche la graduatoria dei marcatori, intanto raggiungendo Orsolini, Muriel e Belotti, tutti a quota 4 in A, per poi volare più in alto possibile.
Ieri Cabral ha fatto un lavoro di scarico dopo gli allenamenti intensi dei giorni precedenti: il brasiliano, dei cui fastidi fisici aveva parlato nei giorni scorsi il tecnico viola, pare destinato a partire dalle retrovie. Non è esclusa l’ennesima staffetta (solo domenica scorsa, al posto di Piatek è entrato Gonzalez), ma il polacco è ancora una volta in pole position.
CABRAL, LAVORO DI SCARICO.
OBIETTIVO 30. Contro i rossoblù, per altro, in carriera, lui ha sempre vinto, segnando due reti in tre gare: ha cominciato con la maglia del Genoa, con un deal stro capace di castigare i rossoblù guidati allora da Filippo Inzaghi, ed ha continuato con la maglia del Milan, regalandosi l’ultima rete italiana prima di partire per la Germania, destinazione Hertha Berlino. Era l’8 dicembre 2019: fu lui ad aprire le marcature, di rigore, che adesso è la maledizione contro cui dovrà fare eventualmente i conti (2 i penalty falliti dal suo arrivo in viola). E’ a caccia del trentesimo gol in Serie A, ma soprattutto punta a restituire Franchi il suo ruolo di “fortino”. Fino ad oggi, tra le mura di casa la Fiorentina ha conquistato la gran parte dei punti, 26 in 13 partite (il 60%), mentre il Bologna lontano dal Dall’Ara ha dimostrato di avere qualche difficoltà in più (0,92 punti in media a gara), con l’ultimo successo esterno vecchio di quasi 3 mesi.
IL SUPEREROE. E’ qui che Piatek deve puntare a fare la differenza, mettendo i panni del supereroe del gol. E’ così, riaccendendosi i riflettori addosso, che ha convinto il nuovo Ct della Polonia, Czesław Michniewicz, ad inserirlo nella lista di pre-convocati per lo spareggio di fine marzo contro la vincente di Repubblica Ceca-Svezia e lui punta ad arrivarci con l’entusiasmo a mille. Intanto tornando a vincere domani, per poi concentrarsi con maggiore serenità alla sfida di vertice contro l’Inter, in programma giusto prima della sosta.