Baroni-Inzaghi senza fine A Lecce è un bivio per la A
Divisi da soli 2 punti in classifica, i due allenatori contro senza calcoli Il tecnico fiorentino in casa non perdona (31 punti). «Vinciamo per la nostra gente». Ma SuperPippo in trasferta è micidiale (9 successi): «Giochiamola»
Senza tregua sino alla fine. Questo campionato ha un destino segnato, bisognerà aspettare per capire chi lo vincerà. Ma a dieci giornate dal termine della stagione regolare, l’unica certezza è che c’è sempre meno spazio per eventuali recuperi e chi sta in vetta farà di tutto per difendere il vantaggio accumulato. E così al “Via del Mare” si profila una gara da tripla vera. Perché i temi del match tra due delle formazioni più forti di questa stagione saranno tantissimi proprio come i motivi che animeranno i rispettivi allenatori.
L’ARRINGA DI BARONI. «Non bisognerà sbagliare niente - arringa Baroni - So bene che veniamo da tante gare giocate e molte energie spese. Ma se questo è il campionato con la media punti più alta delle ultime stagioni, vuol dire che per stare in vetta abbiamo fatto davvero molto bene e questi ragazzi sono encomiabili», precisa l’allenatore dei salentini che dovrà sciogliere ancora qualche dubbio sugli esterni con il probabile rientro di Strefezza in attacco, solo in panchina al Curi, e ora pronto a riformare con Coda il tandem più micidiale del campionato con 28 reti in due che hanno già fruttato 18 dei 53 punti dei pugliesi. Il tecnico fiorentino può contare su precedenti decisamente favorevoli. Ma i numeri come sostiene lui «sono fatti per essere smentiti». Lo scorso 28 ottobre, finì 1-1 al “Rigamonti”. Ed è l’unico match di Inzaghi contro il Lecce giocato ovviamente in panchina. Baroni, invece, ha affrontato 10 volte le Rondinelle con 4 vittorie, 3 pareggi e 3 ko. C’è un solo blitz del Brescia e 3 successi delle squadre dell’allenatore toscano con un doppio 4-0, con il Novara nel 2015/16 e con il Benevento nel 2016/17, l’anno della sua prima promozione in A. A Brescia, invece, un solo blitz, con il Pescara-2014/15, tra due vittorie delle Rondinelle e tre pareggi. Insomma, anche guardando al passato, tutto fa capire che il Lecce non se ne resterà a guardare. Anzi è tempo di osare. «Ho capito quanto siano fondamentali i tifosi leccesi da calciatore tantissimi anni fa. La nostra gente non ha bisogno di nessun appello o richiamo per sostenerci. Voglio che i miei ragazzi mettano in campo tutte le loro energie che per questa ragione», conclude
Baroni.
Mancano dieci finali alla fine per Pippo Inzaghi e questa di Lecce è una di esse. Da giocare senza paura contro una grande squadra. «A Cremona ho ritrovato un Brescia forte al di là del risultato. Ci son 30 punti in palio e noi dobbiamo guardare a una gara alla volta. Sono certo che faremo una grande prestazione. Tutti i tecnici vorrebbero comandare il gioco, ma poi ci si scontra con la forza degli avversari. Noi abbiamo molto rispetto del Lecce per la continuità che hanno avuto finora, per gli attaccanti di cui dispone. Sono convinto che sarà una bella partita e sono contento che arrivi ora. Finora nessuno ci ha messi sotto. Poi certi match li decidono gli episodi. Ma chi gioca contro di noi oggi ci teme e questo era uno dei miei obiettivi», spiega SuperPippo che ha ancora qualche dubbio di formazione ma anche tante certezze. La prima di tutte è che il Brescia fuori casa ha il miglior rendimento del campionato con 30 punti e 9 gare già vinte. Ecco perché anche il cecchino Coda, uno dei calciatori avversari odierni già allenati da SuperPippo, fa meno paura. Anche se in casa Baroni finora ha costruito la sua stagione da vertice con 31 punti. Ancora una volta l’equilibrio perfetto. Da spezzare con un colpo da A!