Sottil vuole l’Ascoli da playoff Ma Venturato ha la vera Spal
Ascoli alla prova del nove, Spal quantomeno a quella del... tre. Nel senso che i marchigiani, per consolidare la posizione nei playoff, cercheranno di raggiungere la 9ª vittoria esterna stagionale espugnando il “Mazza” come l’anno scorso, quando i rapporti di forza erano invertiti. Ma è ovvio che i padroni di casa hanno il pensiero opposto, a loro volta inseguendo il 3º risultato utile di fila per uscire fuori dalla quella faglia della classifica pericolosamente vicina ai play out. Dunque, niente sconti.
CARICA SPAL. A dire il vero la Spal, dopo la vittoria di Como, è in emergenza, con tante assenze di rilievo: Viviani, Vicari, Ellertsson, Finotto e Mancosu. Ma il tecnico Roberto Venturato non si piange ad
dosso. «Abbiamo una rosa che ci permetterà di affrontare il match mantenendo la nostra identità. Siamo consapevoli della difficoltà dell’impegno, poiché affrontiamo una squadra che ha fatto cose importanti, soprattutto in trasferta. Loro hanno conquistato più punti fuori casa, hanno un'identità ben definita. Ci aspetta una gara molto
difficile, ora i punti iniziano a pesare. Dovremo avere determinazione, rispetto ed umiltà, con attenzione alta e giocando con le nostre caratteristiche. Affrontermo la partita come sempre, con aggressività e proponendo un certo tipo di gioco. Non sarà semplice fare risultato, servirà una grande prestazione, ma ci crediamo».
SOTTIL VUOLE TUTTO. Da parte sua l’allenatore ascolano Andrea Sottil, dopo aver enunciato le insidie, «la Spal è una squadra forte, ha un allenatore di primo livello, inoltre è in un buon momento: tutti aspetti che ci devono far alzare le antenne», carica a puntino i suoi. «Anche noi stiamo bene, però abbiamo raccolto meno punti rispetto alle prestazioni fornite. E la colpa è sempre nostra, quindi dobbiamo ricercare gli aspetti da migliorare, a esempio fare molto meglio le due fasi. Giocheremo a viso aperto. Abbiamo un obiettivo davanti che dobbiamo raggiungere a tutti i costi e siamo convinti che ce la possiamo fare, quindi siamo pronti a dare battaglia. Siamo dentro la griglia dei migliori, nessuno ci ha regalato nulla, se siamo lì è perché quel posto ce lo siamo conquistato e lo dobbiamo difendere, convinti che in 10 gare possiamo prenderci un posto al sole. Dobbiamo alzare tutti il livello, a cominciare dal sottoscritto perché quello che abbiamo fatto non basta, ne abbiamo le capacità e dobbiamo chiedere di più a noi stessi perché nella vita e nello sport la cosa più brutta è vivere col rimpianto».