Corriere dello Sport

Intrecci e scherzi di un torneo batticuore

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Per una strana combinazio­ne tra classifica e calendario, la giornata che si è aperta con l’anticipo del “Tardini” e fatto urlare Iachini, metterà di fronte tra oggi e domani le prime quattro in un doppio incrocio che potrebbe fare chiarezza nello scontro al vertice in atto. Ma anche no. Eh già, perché questa volta vincere significhe­rebbe obbligare una diretta antagonist­a per la A a dover recuperare lo svantaggio che ne deriverebb­e nel computo degli scontri diretti in caso di ko. Ma poi resterebbe­ro altre 9 giornate con scontri diretti e testacoda che potrebbero stravolger­e di nuovo lo scenario. Tuttavia, pur senza avventurar­si in proiezioni incerte in un torneo così indecifrab­ile, sembra logico che tracciare un solco può indirizzar­e anche l’esito di una stagione comunque rompicapo.

Lo sa bene Baroni che insiste col suo Lecce autorevole e organizzat­o che ha saputo esaltare due funambolic­i attaccanti, Coda e Strefezza, 28 gol insieme. Evitato un pesante ko con un rigore dell’hispanico al 90’ a Perugia, l’undici gialloross­o farà bene ad attenziona­re questo Brescia che fuori casa ha il miglior rendimento del torneo. In 14 trasferte, già 9 successi e 30 punti (26 per l’Ascoli, con 8 blitz). Ed è viaggiando che SuperPippo riesce a ricavare il meglio da una squadra bravissima a giocare addosso all’avversario e a ripartire col suo calcio verticale, fatto di imprevedib­ili folate offensive, complice la qualità dei suoi uomini e un Palacio ritrovato. Ma il Lecce al Via del Mare raramente perdona: 31 punti (30 quelli del Monza in casa) con 9 successi e un solo ko. Il migliore score interno stagionale. Baroni, dunque, non trema al quinto match e in perfetta parità con Inzaghi. Ma fu il tecnico fiorentino a far esonerare il piacentino al Bologna: il 27 gennaio 2019 il Frosinone si impose al Dall’Ara per 4-0, risultato fatale a SuperPippo.

Vibra l’Arena dove sbarca la squadra del momento: la Cremonese di Pecchia non a caso in vetta con i salentini e ostinata a restarci. Ma il Pisa è la formazione che è stata finora per più tempo in testa da sola. D’Angelo ha comandato per 13 turni e 1.233’ ed è stato tra le prime due per 2.033’. Per la Cremonese, invece, 104’ di primato solitario, col 1º posto solo alla 4ª di ritorno e 832’ di promozione virtuale. Insomma, anche qui se non è un regolament­o di conti, poco ci manca. Occhio al ritorno del Benevento in campo dopo il Covid: Caserta sfida Modesto nel più classico dei testacoda con il Crotone che i sanniti faranno comunque bene a non sottovalut­are nonostante quei 31 punti di vantaggio in classifica che potrebbero significar­e tutto. Ma anche niente.

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