Lucarelli mantiene calma la Ternana. Cosenza freme
Il tecnico delle Fere: «Gestiamo lo stress. Non è la prima volta che ci troviamo in una situazione così»
Chi sbaglia s'inguaia. Il Cosenza al Liberati vuole tirarsi fuori dalle secche, tornando in campo dopo il rinvio col Benevento, mentre per la Ternana la tranquillità vale tutto, sennò chi lo sente Bandecchi che dopo aver convocato la squadra a Roma cerca una risposta forte per dimenticare Vicenza. Lucarelli e Bisoli giocano le loro carte. Stavolta il tecnico rossoverde ha presentato la partita insieme al ds Luca Leoni in un momento solenne: «La gestione dello stress - spiega Lucarelli - fa parte del nostro mondo e del nostro lavoro. Non ci troviamo in situazioni come questa per la prima volta e va bene per come sono fatto. Però è meno grave di quanto si pensa, vista anche la classifica. Avremmo potuto fare meglio ultimamente, però manteniamo la calma con un vantaggio rassicurante. Va portata la nave in porto con serenità».
GARA OPERAIA. Lucarelli sa cosa attendersi: «Dobbiamo fare una partita operaia, cercare di non valorizzare i pregi del Cosenza che sono quelli di recuperare palla a lanciare i due attaccanti». L'effetto Bandecchi dopo l'incontro a Roma? «Sono pagato solo per allenare, mi ha detto che doveva partire per Londra e non aveva tempo di venire a Terni. Non è emerso nulla di particolare rispetto al solito. Ci ha motivato, sui social a volte possono passare messaggi diversi dalla realtà». Il Cosenza va preso per il verso giusto: «Ha fatto alcuni cambiamenti a gennaio e con Bisoli c'è un approccio più battagliero. Dovremo essere umili e consapevoli che sarà un pomeriggio diffici
le. Il fatto di giocare troppo penalizza il gioco».
PROGETTO. Il ds Leone guarda oltre: «Il mister è al centro del progetto. Dobbiamo pensare al futuro, gli abbiamo fatto 4 anni di contratto e vogliamo che diventi il miglior allenatore della B. Lucarelli deve stare sereno, al di là delle esternazioni del presidente. L'obiettivo è crescere insieme, stiamo progettando il futuro con tanti progetti importanti come il centro sportivo e un grande settore giovanile».
PERICOLI. Il Cosenza ha deciso di far parlare ieri l’esterno Alessandro Di Pardo, classe 1999, arrivato a gennaio dalla Juve dopo la prima parte di stagione al Vicenza. «Abbiamo avuto 10 giorni per lavorare tutti assieme - dice - e fare quadrato dopo il rinvio. Penso che ci siano tutte finali da affrontare da qui alla fine. Va raggiunto l’obiettivo, possiamo puntare
anche alla salvezza con 4-5 vittorie. Sarebbe il massimo salvarci direttamente. Non sarà affatto semplice contro la Ternana e al Liberati, in una partita tosta che dobbiamo giocare per vincere senza guardare in faccia l’avversario». Si è messo subito in gioco: «L'ambiente è caldo e la città mi piace, a Cosenza sto molto bene. Il mister mi chiede di fare attenzione alla fase difensiva e mi sto applicando tanto. L’infortunio alla spalla è solo un ricordo spiacevole».
«L’incontro a Roma con Bandecchi? Era in partenza per Londra Ci ha solo motivati»