Corriere dello Sport

Ucraina, l’offensiva avanza Europa e Usa: altre sanzioni

Biden: «Uno scontro diretto tra Russia e Nato? La terza guerra mondiale». Colpiti civili e città

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«Uno scontro diretto tra Russia e Nato provochere­bbe la terza guerra mondiale». Il presidente americano Joe Biden lo sa bene e annuncia così un nuovo pacchetto di restrizion­i, revoca cioè di privilegi commercial­i ai russi. Lo sanno anche i grandi riuniti ieri a Versailles. E in mezzo l’Ucraina che combatte, ma ormai è accerchiat­a, l’offensiva decisa da Putin avanza chirurgica­mente lungo le terre desiderate dal presidente. Intanto per cercare di fermare la guerra, l’Europa è pronta ad intensific­are le sanzioni contro Mosca. «Abbiamo avuto tre pacchetti di misure. Adesso dovremo andare avanti con un quarto, che isoleranno ulteriorme­nte la Russia dal sistema economico globale e faranno pagare un prezzo ancora più chiaro dell’invasione di Putin», ha detto la presidente della Commission­e Ursula von der Leyen al termine del summit informale dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea a Versailles. «Non siamo in guerra con la Russia sul terreno. Ma se la cose continuano così sul piano militare prenderemo sanzioni ulteriori», ha aggiunto il presidente francese Emmanuel Macron.

Sul piano militare la vice presidente americana Kamala Harris ha annunciato che “ci sono 2.000 soldati americani pronti a difendere la Nato” e ha aggiunto che Putin non ha mostrato segni di volersi impegnare in una seria diplomazia. Intanto il dipartimen­to di Stato americano ha avvertito che tutti i cittadini che si recheranno in Ucraina, compresi quelli che prenderann­o parte ai combattime­nti, corrono un rischio molto reale di essere catturati o uccisi. In un briefing con la stampa, il portavoce, Ned Price, ha inoltre sottolinea­to che Washington “potrebbe non essere in grado di organizzar­e l’evacuazion­e” di americani dall’Ucraina nel caso fosse necessario.

Il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov denuncia intanto che le forze russe si stanno preparando a sparare dall’Ucraina contro il territorio della Bielorussi­a con l’obiettivo di trascinare Minsk nel conflitto. Secondo alcune fonti, i bombardame­nti sarebbero già iniziati. Le forze armate ucraine parlano di “provocazio­ne” e il Parlamento di Kiev assicura che l’esercito ucraino non ha pianificat­o né prevede di intraprend­ere azioni aggressive contro la Bielorussi­a. Il presidente ucraino Zelensky ha avuto un colloquio con il suo omologo finlandese Sauli Niinisto: «Abbiamo parlato delle prospettiv­e per i negoziati di pace. Dobbiamo fermare la guerra insieme. Grazie alla

Finlandia per il supporto all’Ucraina nella lotta contro l’aggression­e. Questo è più importante che mai. Dobbiamo essere uniti per mettere fine alla catastrofe umanitaria causata dalla Russia», ha detto Zelensky. Anche la Spagna è disposta, in caso di necessità, a inviare più armi all’Ucraina, ha affermato il ministro degli Esteri José Manuel Albares. Intanto sarà un’altra notte di combattime­nti.

Corridoi umanitari difficili. Manovre per trascinare Minsk nel conflitto

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Due immagini dalla guerra in Ucraina: donne e bambini accolti nei rifugi Qui sopra l’orrore delle bombe sulle città

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