Senza Brozo è ballottaggio Vidal-Gagliardini-Vecino
Oggi le decisioni: l’uruguaiano sembra in vantaggio D’Ambrosio dovrebbe andare al posto dell’olandese
Tegola della vigilia per la mediana dell’Inter. Il pensiero di Inzaghi prima di prendere sonno ieri sera a Torino, oltre alla classifica era proiettato su Marcelo Brozovic. Altro assente illustre, in aggiunta a De Vrij. Il dubbio sulle condizioni del centrocampista - che in questi giorni ha alternato lavoro personalizzato a un graduale rientro in gruppo è cresciuto nelle ore di vigilia, fino al forfait di ieri. Sostituito a Liverpool per un affaticamento al polpaccio destro, non è bastato un esito negativo degli esami svolti da Brozovic qualche ora dopo per scongiurare il rischio di non averlo stasera. Prima assenza per infortunio: il croato finora si era fermato (due volte) solo a causa di una squalifica.
La rifinitura non ha dato a Inzaghi segnali incoraggianti, allora: Vidal, già vice-Barella ad Anfield cinque giorni fa, può prendere il posto di Brozovic in formazione con Gagliardini alternativa. Ma sono valutazioni sulle quali Inzaghi ragionerà in queste ore, senza tralasciare l'ipotesi Vecino. Bisognerà arrangiarsi senza il faro del centrocampo, in quella che è un’altra notte-verità per l’Inter.
TITOLARISSIMI. Il rischio di cominciare la partita di stasera con l’ansia appiccicata addosso, resta in ogni caso. Il paradigma è nell'Inter di due settimane fa anche in quel caso i nerazzurri giocavano dopo il Milan - per prendere un esempio recente. Stasera Inzaghi chiede all’Inter di sbloccarsi in viaggio nel girone di ritorno: dopo i pareggi con Atalanta, Napoli e Genoa è rimasto un carico di rimpianti per non aver gestito il vantaggio in classifica.
Tocca tirare fuori gli artigli a Torino, una città crocevia per la rincorsa al secondo tricolore consecutivo: l’Inter, dopo la partita di stasera, dovrà tornarci il 3 aprile - per affrontare la Juve - una volta scollinata la sosta. C'è sempre una partita in meno rispetto al gruppo-scudetto ma i calcoli del momento tengono conto dello svantag- gio negli scontri diretti rispetto al Milan. Difficilmente oggi Inzaghi derogherà da un’Inter di titolarissimi, dopo le due defezioni già accertate tra difesa e centrocampo: sulle fasce Dumfries e Perisic, con Darmian e Gosens probabilmente dentro in corso d’opera. Al posto di De Vrij, dovrebbe toccare a D’Ambrosio.
A PORTA CHIUSA. Con annessa la volontà dell’Inter di tenere la porta chiusa. Senza l’olandese, scatta un altro esame - tra i più delicati - per il reparto nerazzurro. Il muro interista è di nuovo sollecitato, dopo una sequenza fatta di 464 minuti consecutivi di invulnerabilità. Due partite di campionato, il derby di Coppa Italia nella semifinale di andata e il passaggio di Anfield contro il Liverpool. Lo sbandamento del 20 febbraio contro il Sassuolo - peraltro l’ultima partita saltata da Brozovic, cattivo presagio… - vedeva l’Inter perforata per l’ultima volta, fin qui. E’ stato il periodo più complicato della stagione. Ritrovare del tutto la quadratura, per l’Inter, passa anche dalla solidità difensiva.
Altro obiettivo: non subire gol dopo quei 464’ di imbattibilità