«Io e Mou, che emozione»
Contro la Roma servirà l’impresa. L’Udinese dovrà alzare l’asticella. Poco importa se a Cioffi viene a mancare la trave portante del centrocampo, Walace, appiedato dal giudice sportivo. I bianconeri comunque stanno bene, guidati dal ritrovato Pereyra e da Deulofeu che è tornato sui livelli di qualche anno fa. Con la speranza che Beto, che ultimamente ha palesato confortanti progressi, torni sui livelli di tre mesi fa. «Noi ripartiamo dalla vittoriosa gara con la Sampdoria - ha detto Cioffi - Quel successo rappresenta un colpo di pedale importante, ma sappiamo anche che la salita è molto lunga e gli inseguitori sono vicini, così come, al tempo stesso, è vicino il traguardo. Se la Roma farà turn over? Non lo so. O meglio, se in campo va Pelle
grini o Veretout, per fare un esempio, è la stessa cosa, significa che in casa Roma le rotazioni sono relative. Affrontiamo un avversario che ha notevole potenziale, idee chiare e principi di gioco molto validi. I giallorossi non concedono gol da tre partite e sono migliorati tantissimo nella fase di possesso al di là dell'ultima gara contro il Vitesse che non fa testo. Si stanno adattando all'inerzia delle partite, una chiave di lettura propria delle grandi squadre». Su chi sostituirà Walace. «Dovrò decidere chi tra Arslan e Jajalo sarà il prescelto». Sempre in tema di formazione, Cioffi potrà contare anche su Nuytinck. «Sta bene, il suo rientro è gradito, lui ha un’importanza notevole all’interno dello spogliatoio». Infine su Mourinho. «Dico solo che ho un dibattito interno in famiglia. Mio fratello verrà a vedere la partita quasi solo per vedermi stringere la mano al tecnico portoghese. Scherzi a parte, sarà sicuramente un momento importante e gratificante. Si tratta di un allenatore che ho studiato. Un personaggio affascinante che è tra i più vincenti allenatori al mondo insieme a Guardiola, Ancelotti e Zidane».