Corriere dello Sport

Zaccagni vola alto nessuno come lui

Da febbraio in poi è stato il giocatore che ha partecipat­o a più gol in Serie A: due reti e due assist Sarri se lo gode e Mancini ci pensa per gli spareggi

- di Daniele Rindone ROMA

Èavvincent­e il volo di Zaccagni, appassiona seguirlo. Mvp dell’ultimo mese e mezzo in serie A, aspetta la chiamata di Mancini per gli spareggi Mondiali. Passava da un incubo all’altro ad inizio stagione, ora vive un sogno dopo l’altro. Da febbraio in poi nessun giocatore del campionato ha partecipat­o a più gol di lui: due reti più due assist. La doppietta al Bologna è stata impreziosi­ta dai servigi offerti contro Fiorentina e Udinese. Gioca con arco e frecce, armato di tutto punto. È diventato un uomo ideale per il Luna park di Sarri, è stato il tecnico a celebrarlo: «Zaccagni in stile Insigne? No, lui deve giocare alla Zaccagni. Discutiamo sempre, deve attaccare di più la profondità e di più la porta». Mau era stato esaudito contro il Bologna, nel giorno del doppio colpo firmato Zac. Alla specificit­à della funzione di attaccante esterno ha aggiunto l’imprevedib­ilità da colpitore aggiunto. Agli ordini di Sarri ha imparato a giocare con maggiore spirito d’avventura. Le ali moderne devono sapere far tutto e essere tutti: propulsori, terzini, marcatori. Zaccagni ne è un prototipo e Mancini l’ha premiato a gennaio convocando­lo per lo stage degli azzurri.

L’INCISIVITÀ. Zaccagni ha spiccato il volo a dicembre, da allora non s’è più fermato: «Sono molto contento della mia crescita, ma devo continuare a lavorare per trovare altri risultati». Sarri ne apprezza doti tecniche e umane: «E’ un ragazzo che ascolta, ha tante qualità e quindi si adatta bene. Ha potenziale da esprimere, sfortunata­mente ha avuto qualche infortunio quando è arrivato». Nel 2022 solo Berardi ha servito più assist di Zaccagni in campionato (5 contro 3), il dato è stato raccolto fino alla 28ª giornata. Sempre nel 2022, rimanendo nei confini laziali, solo Luis Alberto ha spedito al tiro più compagni rispetto a Zac (22 volte contro 13). E’ diventato un uomo-chiave della Lazio, utile a prescinder­e. Dal nulla può inventare una giocata decisiva, non a caso da metà gennaio in poi si è imposto da titolare e non solo perché Pedro ha subito un paio di infortuni. Le rotazioni, ad un certo punto, hanno visto sfavorito Felipe Anderson. Zaccagni è balzato in pole nelle preferenze di Sarri. Non è un caso neppure il fatto che Zac sia finito nel mirino degli avversari, è il più bersagliat­o, nessuno subisce falli quanto lui nella Lazio, addirittur­a più di Immobile. Ne ha subiti 47, più di Milinkovic (32), Pedro (31), Immobile (30) e Felipe Anderson (27).

IL VENEZIA. Zaccagni è rimasto a secco contro Napoli e Cagliari. Sarri, dopo il match con gli azzurri, si scagliò contro l’arbitro: «Zaccagni è stato picchiato in tutta la partita, non c’è stata un’ammonizion­e a favore, al primo fallo che ha commesso è stato ammonito». Zac punta Venezia e Roma in attesa di ricevere la chiamata di Mancini. Sogna una settimana fantastica, l’arciere. Assieme a Ciro, Pedro e Felipe Anderson forma un attacco esplosivo. Sarri li utilizzerà tutti, dall’inizio e in corsa, in una settimana che può indirizzar­e il rush finale e sarà comunque cruciale per via del derby di domenica. L’exploit di Zaccagni ha stuzzicato subito la Juve, ci sarebbero stati sondaggi con il suo procurator­e. Ogni volta che emerge o si consacra un talento italiano, i bianconeri si fanno avanti. La Lazio riscatterà Zaccagni a fine stagione versando i 7 milioni previsti nell’accordo sottoscrit­to con il Verona in estate, l’opzione è obbligator­ia. Zaccagni è blindato e il suo valore si è quintuplic­ato, per Lotito anche di più.

Ora è molto temuto ha subito 47 falli più di tutti gli altri biancocele­sti

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LAPRESSE Mattia Zaccagni, 26 anni, è alla prima stagione con la Lazio

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