Corriere dello Sport

La Strega anti-Covid tra Pecchia e D’Angelo

- Di Tullio Calzone

Sintesi perfetta della cifra perdurante del campionato, lo scontro al vertice tra Lecce e Brescia ha dato un saggio anche della qualità tecnica di questo torneo, non a caso tra i più belli, se non il più bello, dell’ultimo decennio. La rete del momentaneo vantaggio griffata da Strefezza con un colpo di biliardo e prima ancora l’approccio alla gara della squadra di Baroni che ha sorpreso Inzaghi costipando­lo nella sua metà campo e aggredendo alto lo spigoloso e micidiale avversario, raccontano anche della partita a scacchi consumatas­i al “Via del Mare”.

Perché SuperPippo non si piega e alimenta le speranze di una promozione diretta, mettendosi al riparo dalle ire di Cellino, andandosi a prendere il pari complice uno svarione di Plizzari che non riesce poi a farsi perdonare del tutto. Para, infatti, il rigore che incautamen­te aveva provocato con un’uscita maldestra, ma poi è capitan Bisoli il più lesto di tutti a capitalizz­are l’incredibil­e occasione sciupata da Pajac. Alla fine pari giusto e tutto da rifare: l’equilibrio lassù continua a regnare sovrano. E oggi tocca a Pisa e Cremonese provare a mandarlo in frantumi all’Arena Garibaldi con D’Angelo e Pecchia che sono obbligati a osare non fosse altro perché chi vince comanda da solo. Insomma, un’altra opportunit­à da cogliere. E non dovranno neppure sforzarsi perché un calcio propositiv­o è stato finora nel dna delle loro squadre.

Proprio come in questo Perugia che ci crede sino alla fine. Raggiunto domenica scorsa al 96’ da Coda al “Curi”, questa volta vince al “Granillo” in pieno recupero e si riprende tutto con gli interessi. Prima sconfitta interna per Stellone che ci resta male. Ma lui sullo Stretto il miracolo lo ha compiuto già traghettan­do la Reggina fuori dalle secche in cui s’era incagliata. Come annunciato da tanti indizi, invece, con il Grifo bisognerà fare i conti sino alla fine. Alvini si candida a mina vagante di fine stagione. E sarà in buona compagnia. Tra le forze riemergent­i, oltre al Frosinone di Grosso che si abbatte sull’ex Longo, c’è l’Ascoli di Sottil che spiega alla Spal come si diventa ambiziosi. La magia di Buchel fa il paio con la “maledetta” di Burrai. Insomma, lotta dura. Perché le candidate d’ufficio, Monza e Benevento, sono impietose nei rispettivi testacoda con Vicenza e Crotone. Stroppa dilaga ma non convince Berlusconi in tribuna, Caserta archivia anche il Covid (e non era scontato), resetta la sua Strega e lancia il monito alla concorrenz­a per la A.

Con una gara da recuperare la promozione diretta è tornata d’attualità. Inzaghi, prossimo avversario, è avvisato!

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Fabio Caserta del Benevento

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